A Quartu i rifiuti restano dentro i mastelli: “Busta troppo pesante, non siamo robot”

Vanno avanti i disagi legati al nuovo sistema di raccolta della De vizia, la denuncia di Michele Taccori: “Dentro il sacco c’era la sabbietta utilizzata dal gatto. Busta troppo pesante? Ma se si tira su con due dita. E, intanto, pago la Tari”


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Mastello grigio del secco, “nuovo, col microchip, sono in regola con la tassa sui rifiuti”, non svuotato in un condominio di Pitz’e Serra. È solo l’ultimo di tanti casi di bidoncini rimasti pieni da quando c’è il nuovo sistema di raccolta della spazzatura a Quartu Sant’Elena. Chi non li svuota sono gli operai della De Vizia, che firmano la loro scelta appiccicando bigliettini, con tanto di spiegazione, sopra i contenitori: “Dividere e fare più sacchetti. Non siamo robot, busta troppo pesante”. È questo il messaggio che si è ritrovato Michele Taccori, libero professionista 33enne. All’inizio, il giovane ha pensato ad un errore. La busta troppo pesante non poteva essere la sua: “Infatti, si tira su con due dita. Dentro c’era la sabbietta utilizzata dal mio gatto”, racconta. “Non pesava certo dieci chili, anche se dovessero lanciarla dentro il camion basterebbe utilizzare due mani, dov’è il problema? Pago la Tari regolarmente”, si sfoga. “Tutto il discorso della nuova raccolta differenziata sta funzionando male, adesso si potranno portare determinati rifiuti all’ecocentro, con l’utilizzo della tessera, senza sapere se ci sarà un costo aggiuntivo a fine anno, è un altro problema”.
La nuova bolletta Tari non l’ha ancora ricevuta, Taccori: “L’ultima è stata di trecento euro, l’ho pagata regolarmente. In cambio, però, vorrei avere un servizio migliore. Tralasciando, ovviamente, l’ilarità del bigliettino che mi ha lasciato la De Vizia”.


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