“A Ferragosto i commessi lavorano per 20 euro in più anche a Cagliari, niente paga doppia”

Solo la maggiorazione garantita per chi deve lavorare nei market e centri commerciali a Ferragosto, esplode la polemica: “Aperture non necessarie, le aziende non pagano nemmeno il giorno festivo ma, furbescamente, lo fanno recuperare con un giorno di riposo”


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Cartelli già appiccicati sulle vetrine con gli orari in bella vista, a Ferragosto tanti supermercati e centri commerciali di Cagliari restano aperti. Con “buona pace” per la data cerchiata in rosso sul calendario: sabato 15 possibile fare la spesa, anche dalla mattina alla sera. Dopo la chiusura di Pasquetta (che aveva fatto esultare i sindacati ma che, però, era stata dettata dall’emergenza Coronavirus) riesplodono le polemiche sul lavoro nei giorni festivi. Giuseppe Atzori, segretario regionale della Fisascat Cisl, ci va giù duro: “Non siamo d’accordo su queste aperture, rese possibili solo dalla legge”. Una legge che, secondo il sindacalista, si può cambiare: “Bisogna ritornare alle chiusure dei negozi nelle feste comandate, come venticinque anni fa. Queste aperture di supermercati e centri commerciali non sono necessarie e nemmeno indispensabili. Le aziende, furbescamente, utilizzano l’apertura di Ferragosto come festivo, oltre a tutte quelle domenicali. La maggiorazione per i lavoratori è del trenta per cento, si tratta di circa venti euro in più e non c’è nemmeno la paga doppia”, anche perchè “la giornata festiva trascorsa al lavoro viene fatta recuperare dando un giorno in più di riposo”.

 

Insomma, per Atzori il gioco non varrebbe la candela: “È inaccettabile far lavorare i commessi nei giorni festivi, bisogna anche stabilire un numero massimo di aperture domenicali, da valutare sulla base della particolarità di ogni territorio. I centri commerciali, quando è festa, devono restare chiusi al pari degli altri negozi”.


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