“A Decimomannu 20 gatti abbandonati e chiusi dentro una casa anche durante una disinfestazione”

La denuncia degli animalisti, i mici erano di una signora che, qualche mese fa, è morta: “Anche loro rischiano di fare la stessa fine, il Comune ha pure firmato un’ordinanza per una disinfestazione, vietando di dar da mangiare agli animali. Questo è maltrattamento”


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Venti gatti, da oltre un mese, vivono abbandonati dentro un’abitazione di Decimomannu. “La loro padrona è morta, e da allora i mici non sono stati ancora salvati”, spiega Anna Rita Salaris, coordinatrice regionale del Movimento Ambientalista Sardegna, che ha compiuto un blitz fuori dalla casa insieme a un gruppo di cittadini. Non solo: la Salaris ha anche inviato una email inviata alla sindaca Anna Paola Marongiu e al capo della polizia Municipale. L’oggetto del messaggio lascia poco spazio a interpretazioni: “Colonia felina presso un’abitazione di Deimomannu con gatti chiusi dentro durante la disinfestazione”. In città, a quanto pare, tutti saprebbero della presenza di quei mici: “La sindaca aveva dato la completa disponibilità degli eredi a far adottare i gatti,
vedendoli presso l’abitazione della defunta, però stranamente è stato affisso al portone un cartello col divieto di lasciare cibo ai mici perché dovevano essere catturati, ma da chi?”, chiede, polemicamente, la Salaris. Il sei agosto scorso, poi, “è stata emessa un’ordinanza per una disinfestazione urgente, intimando di non dar da mangiare agli animali. La cosa strana è che però, non si è provveduto a controllare se ci fossero dei gatti dentro l’abitazione”.

Alla responsabile regionale del Movimento Animalista “risulta, poi, come da segnalazioni e foto, che il cancello dell’abitazione è stato chiuso da pannelli, rendendo completamente impossibile anche un’eventuale uscita di salvezza per i gatti rimasti dentro. Questo è maltrattamento, ci sono le leggi sanciscono la territorialità delle colonie feline quale caratteristica etologica del gatto, riconoscendo loro la necessità di avere un riferimento territoriale o habitat dove svolgere le funzioni vitali. Nessuna norma di legge, né statale né regionale, proibisce di alimentare gatti randagi nel loro habitat cioè nei luoghi pubblici e privati in cui trovano rifugio. Secondo questa normativa i gatti che stazionano o vengono alimentati nelle zone, anche condominiali, non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo, a meno che non si tratti di interventi sanitari o di soccorso motivati”. Per la Salaris “alcuni gatti sarebbero già morti, spero che i carbainieri possano risolvere questa grave situazione”.