A Cagliari Pasolini e De Andrè con Origamundi

Sabato 24 ottobre 2015 alle ore 21 a Cagliari, al Piccolo Auditorium in Piazzetta Dettori


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Sabato 24 ottobre 2015 alle ore 21 a Cagliari, al Piccolo Auditorium in Piazzetta Dettori, andrà in scena la prima nazionale della nuova produzione di Origamundi dal titolo La Maledizione dei puri- Se Pasolini e De André di e con Francesca Falchi e Guido Maria Grillo. Lo spettacolo, che gode del patrocinio del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e del Projecte Pasolini Barcelona, sarà replicato mercoledì 28 ottobre alle ore 21.00 anche al Teatro Ferroviario di Sassari in collaborazione con la Compagnia La Botte ed il Cilindro. Sempre nello spazio del Teatro Ferroviario, lo spettacolo sarà preceduto il 27 ottobre, alle ore 21,  da un incontro con il pubblico.
Il lavoro, tra musica e parola, incrocia le figure di Pasolini e De Andrè, artisti diversi ma accomunati da una stessa pietas verso i diseredati, come si dice nelle intenzioni del progetto, che qui volentieri pubblichiamo su segnalazione della compagnia.

Il progetto
Tra Pasolini (1922) e Fabrizio De André (1940) vi sono quasi vent’anni di differenza. Marxista rivoluzionario l’uno, anarchico e libertario l’altro. Uniti nell’intenzione (la critica alla società capitalista e alla borghesia) ma divisi nell’azione (per Pasolini il popolo deve recuperare la sua funzione di soggetto agente nella Storia, mentre De André si “limita” a dare voce al sottoproletariato degli emarginati, degli “esclusi”).

Questa dicotomia sembra però risolversi in quello che de André definisce “il più grande rivoluzionario di tutti i tempi”: Gesù Cristo. La spiritualità di Pasolini, attraversata dalla nostalgia del mitico, dell’epico e del sacro espressa ne Il Vangelo secondo Matteo (“il più rivoluzionario di tutti gli evangelisti”), si incontra con la pietas laica di De André, che si identifica con un’etica dell’umano, come è descritta nell’LP La buona novella (1970). Il Gesù di Pasolini-De André accoglie i poveri, i diseredati, gli emarginati e attraverso la sua parola “rivoluzionaria” li incita a prendere coscienza dei soprusi e degli abusi perpetrati dal potere: la sua crocifissione è la crocifissione di una Verità scomoda.

A partire da questa “idea unitaria di Cristo”  e  dalla  visione  del  reale  espressa  dai  due  artisti,  il  progetto  si propone  di raccontare una serie di fatti di cronaca avvenuti nell’Italia a cavallo tra il XX ed il XXI secolo: una drammaturgia dove il linguaggio poetico si interseca con quello musicale, dove il Cristo di Pasolini-De André si incarna in 10 “figure” incastonate nei 10 Comandamenti appositamente reinterpretati. 10 personaggi (da Federico Aldrovandi a Rita Atria, da Padre Pino Puglisi a Donatella Colasanti passando per Eluana Englaro e altri ancora) la cui “crocifissione” ha rivoluzionato (nel bene e nel male) il sentire comune di un Italia sempre più farisea, dove la morale clemente è per i ricchi e il rigore intransigente per i poveri.

I Cristi -raccontati da Francesca Falchi e Guido Maria Grillo – sono figure reali e terrene nei quali il divino è scintilla intrinseca all’umano. Non c’è niente di trascendentale che li faccia risorgere: solo la memoria ne tiene vivo il ricordo.
La drammaturgia sottolinea l’inserimento di queste figure in un quotidiano che le distrugge perché non le comprende né accoglie, perché la loro “purezza” disarticola l’impalcatura che sostiene interessi politici religiosi e sociali, dei contemporanei i cui comandamenti sono ineludibili e disumani.

www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/molteniblog/a-cagliari-ppp-e-de-andre-con-origamundi/#sthash.rTcUMdPR.SX6IlrFN.dpuf