Per toglierli, forse, sarà necessario utilizzare i trapani. I rifiuti nelle grotte di Calamosca, vista mare, ormai si sono accumulati da decenni ed è come se gran parte si sia “calcificata”. Carcasse d’auto, sacchetti neri ricolmi di rifiuti ormai corrosi dal sole e, cosa ben più grave, un’infinità di plastica, accumulata anche tra i cespugli. Quest’ultima, purtroppo, pronta a finire dritta in mare appena soffierà nuovamente il maestrale. Una situazione di degrado, una schifezza nel cuore di una zona immersa nella natura ma troppo frequentata dagli incivili. A denunciare tutto con un video è il presidente della commissione comunale dell’Igiene del suolo Raffaele Onnis.
“È una stratificazione di rifiuti che si è accumulata negli anni. Intendo portare l’argomento in commissione martedì e attivare le procedure per la bonifica. È evidente che si tratta di una parte di città che non e’ stata mai considerata nell’appalto dei rifiuti e quindi fuori dalla rete del servizio”, denuncia Onnis. “Era così tutto quel tratto di strada. Lunedì farò anche un accesso agli atti del patrimonio per accertarne la proprietà e la relativa competenza”.