Cagliari “dichiara guerra” al gioco d’azzardo. E lo fa attraverso un monito ben preciso, con orari e limitazioni sugli apparecchi da gioco, come indicato nell’ordinanza del sindaco Massimo Zedda entrata in vigore proprio ieri. La lotta alla ludopatia, prevede che le sale che potranno aprire solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Dalle 12 alle 18 dovranno chiudere e nei bar e ricevitorie tutte le apparecchiature dovranno rimanere spente. L’intervista a Fabrizio Rodin, capogruppo del Gruppo Consiliare Partito Democratico del Comune di Cagliari.
Consigliere Rodin, è corretto affermare che il fenomeno del gioco d’azzardo ha acquisito la forma di una vera e propria malattia?
“Certamente. Gioco d’azzardo patologico, azzardopatia, ludopatia sono tre nomi per definire un unico disturbo che dilaga anche nell’isola, disturbo che viene inquadrato come una “malattia sociale”. Di ludopatia sono a rischio in Italia 300 mila persone, con 7 mila persone in cura, per una spesa sanitaria che ogni anno si aggira intorno ai 6 miliardi di euro.
Quali sono le categorie più a rischio?
Il fenomeno del gioco d’azzardo colpisce le categorie di soggetti più fragili e vulnerabili della società, quali disoccupati, inoccupati, minori, famiglie che vivono sotto la soglia di povertà e pensionati con pensioni sociali, che sono spinte, in alcuni casi, a tentare la fortuna con il gioco d’azzardo, peggiorando ulteriormente la loro situazione economica, relazionale ed occupazionale. Alla condizione drammatica dei giocatori si deve aggiungere quella delle famiglie che subiscono il disagio del proprio marito, padre, figlio rapito dalla prospettiva di un guadagno facile. Tale costume sta producendo effetti devastanti sui redditi delle famiglie le cui conseguenze, di disagio sociale e povertà, ricadono sui Sindaci e sulle Amministrazioni Comunali in generale. Per questo era fondamentale attribuire ai primi cittadini più potere in merito, per consentire loro di limitare e contrastare il dilagante fenomeno della proliferazione delle sale gioco.
Anche Cagliari infatti, come altre città in Italia, ha deciso di ”dichiarare guerra” alle slot.
L’impegno di questa Amministrazione ha avuto inizio già nel 2013, nel corso della scorsa consiliatura, quando la Giunta Comunale ha aderito al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo e alla Campagna Nazionale Slot Mob. Cittadini mobilitati per il buon gioco contro le nuove povertà e la dipendenza dal gioco d’azzardo. Un tassello fondamentale è stato posto con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera di indirizzo al Sindaco e alla Giunta in materia di regolamentazione degli orari di apertura al pubblico e delle distanze minime dai luoghi sensibili (istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere, luoghi di culto) delle sale da gioco e degli esercizi nei quali sono installate le apparecchiature da gioco lecite, al fine di tutelare la salute ed il benessere psichico e socio economico dei cittadini e di contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo.
Cosa sta facendo concretamente l’Amministrazione per contrastare il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo?
In base ad una sentenza del 2015 del Consiglio di Stato “ spetta al Comune il compito di contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo” e “la disciplina degli orari delle sale da gioco è volta a tutelare in via primaria non l’ordine pubblico, ma la salute ed il benessere psichico e socio economico dei cittadini”. È infatti entrata in vigore oggi l’Ordinanza Sindacale n.15 che prevede una nuova regolamentazione degli orari di apertura al pubblico e la distanza minime di 500 metri dai luoghi sensibili (istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere, luoghi di culto) delle sale da gioco e degli esercizi nei quali sono installate le apparecchiature da gioco lecite. Cosa cambierà da oggi per i cittadini Cagliaritani? L’Ordinanza adottata rappresenta una azione forte a vantaggio della città e dei suoi cittadini che mira a trovare, nell’ambito delle proprie competenze e nel rispetto della normativa nazionale, una soluzione al gioco d’azzardo diminuendo concretamente la disponibilità generale di gioco. I limiti imposti garantiscono migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute e dell’ordine pubblico e contribuiscono a prevenire il rischio di utilizzo da parte di minorenni, fenomeno fortemente in crescita negli ultimi anni.