L’avevano promesso e l’hanno fatto. Anche a Cagliari gli agenti della polizia Locale hanno incrociato le braccia per tre ore, manifestando in piazza del Carmine. Il motivo della protesta? Il blocco, l’ennesimo, sia a livello nazionale sia a livello regionale, della legge che riformerebbe il loro settore, dando la possibilità di andare in pensione prima dei 67 anni e riconoscendo il loro lavoro come “usurante”. Lo avevano anticipato qualche giorno fa a Casteddu Online: “Facciamo un lavoro stressante, è folle dover andare in pensione a 67 anni”. Hanno ricordato gli oltre ottanta colleghi morti sul lavoro nell’ultimo anno, “mesi segnati anche dall’emergenza Covid”, ricordano Giorgio Desogus e Terenzio Calledda, poliziotti e rappresentanti del sindacato Sulpl.
“Anche a Cagliari, come in tutto il resto d’Italia, siamo in sessantamila a protestare per chiedere che vengano rispettati i nostri diritti e ci venga riconosciuto un trattamento migliore e nuovo. Urgenti, a detta degli agenti, anche “l’adeguamento delle indennità al 100%, cioè gli stessi soldi che vengono attualmente garantiti dallo Stato a tutte le forze di polizia, passando per lo sblocco delle assunzioni”.