A Cagliari e Area vasta “pullman notturni del Ctm tutto l’anno per i giovani”

Corse anche al calare del sole nel capoluogo sardo e nei Comuni limitrofi gestiti dal Ctm. L’appello dell’Utp: “12 milioni di utili sono sufficienti per far viaggiare i mezzi anche di notte. Anche così si evitano incidenti mortali”

di Paolo Rapeanu
Pullman 24 ore su 24, niente riduzione del numero di corse e possibilità concreta di scacco matto ai troppi incidenti mortali. Sono questi i tre punti sui quali poggia la richiesta dell’Utp del sud Sardegna (associazione utenti trasporto pubblico). I denari per far viaggiare i bus anche di notte? “Ci sono, grazie all’ottima gestione e all’impegno contro l’evasione del Ctm. In cassa ha 12 milioni di euro di utili. 2 milioni devono esser lasciati come fondo cassa, 5 milioni devono essere investiti per eliminare i pullman più vecchi ed inaccessibili ai disabili. Dei restanti 5, si potrebbero destinarne 2 per incrementare il numero delle corse (creando anche posti di lavoro), anche negli orari notturni e 3 per rendere accessibili le fermate ai disabili oltre a realizzare dei centri di scambio”. Quali? Per esempio via Abruzzi a Cagliari, la Bussola e Flumini a Quartu Sant’Elena”.
“I proprietari del Ctm (comuni di Cagliari, Quartu Sant’Elena e la Città metropolitana) hanno deciso di autorizzare l’acquisto dei nuovi mezzi ma non l’aumento delle corse né l’adeguamento delle fermate per i disabili, scegliendo invece di finanziare dei generici interventi per infrastrutture di trasporto, tra le quali rientrerebbe la costruzione dell’ennesima opera pubblica: il centro intermodale in viale la Plaja”, sottolinea Michele Vacca, referente dell’Utp sud Sardegna. “Piazza Matteotti è già un centro intermodale, essendoci treni, bus Arst e Ctm. L’autostazione ha bisogno di essere ristrutturata, mentre il capolinea del Ctm, per far posto ai tram si potrebbe spostare in piazza del Carmine, davanti alle poste”.


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