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Ci sono stati anche gli antifascisti – tenuti a debita distanza dalle Forze dell’ordine – in un sabato pomeriggio di fine aprile che ha visto, a Cagliari, l’inaugurazione della seconda sede di CasaPound in via Cervi. Una cinquantina di persone, soprattutto giovani, si sono dati appuntamento in via Dante davanti all’ex Pizza 74. Dopo circa mezz’ora dal loro arrivo, hanno occupato metà corsia di via Dante, scandendo slogan anche con insulti nei confronti tanto contro CasaPound “carogne, pezzi di m****” e contro polizia e carabinieri. È stato srotolato uno striscione con la scritta “contrastiamo i fascisti di oggi, CasaPound carogne”. La facciata del palazzo davanti al quale si è svolto il sit-in è stata poi imbrattata con una scritta volgare, e tanta vernice nera è stata spruzzata contro la targa dell’ufficio di via Alghero dell’avvocato Edoardo Lecis, esponente del movimento di estrema destra. Qualche partecipante ha anche minacciato i giornalisti presenti a riprendere il sit-in: “Non vogliamo essere inquadrati, se vediamo le nostre facce sul giornale ci ‘incavoliamo’ (anche se il termine utilizzato è stato molto più spinto, ndr).
Dopo circa un’ora il corteo ha raggiunto piazza Repubblica e poi via Alghero, seguito a distanza dagli agenti, che sono riusciti ad impedire che potessero raggiungere la via Cervi dove, tra una birra e qualche salatino, i simpatizzanti di CasaPound hanno atteso l’arrivo del loro leader nazionale Gianluca Iannone che ha presenziato al taglio del nastro del nuovo “spazio non conforme”.