Ancora una trasferta per “Jazz a Nuoro”, la rassegna musicale che viaggia in parallelo con le attività didattiche del venticinquesimo Seminario jazz, in corso da mercoledì (e fino a sabato 31) nel capoluogo barbaricino. Dopo Orosei e a Posada, domani (domenica 25) la serie di concerti sconfina in provincia di Sassari per fare tappa a Monte Pisanu, nei pressi di Bono. Protagonista, a partire dalle ore 21, il quartetto Consonanti di Giovanni Tommaso, che ha debuttato con successo di pubblico e critica lo scorso marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Di questa nuova formazione ideata e capitanata dall’esperto contrabbassista lucchese, fanno parte due giovanissimi musicisti, il sassofonista Mattia Cigalini (classe 1989) e il pianista Enrico Zanisi (ventitré anni compiuti a febbraio, miglior nuovo talento per il Top Jazz 2012 della rivista Musica Jazz), insieme al batterista Nicola Angelucci.
Nel repertorio del quartetto Consonanti, brani originali scritti espressamente da Giovanni Tommaso per questo nuovo progetto. Il concerto è organizzato con il contributo del Comune di Bono e dell’associazione Amici della Montagna.
Classe 1941, Giovanni Tommaso ha attraversato da protagonista la storia del jazz italiano degli ultimi cinquant’anni: dagli esordi con il Quintetto di Lucca nel 1957 al successo internazionale del Perigeo negli anni Settanta, dalle tante esperienze come sideman con nomi del calibro di Chet Baker, Sonny Rollins, Dexter Gordon, Johnny Griffin, Kenny Drew, Steve Lacy, a quelle da leader di formazioni di cui hanno fatto parte talenti come Massimo Urbani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Roberto Gatto.
Da Giovanni a Bruno Tommaso: lunedì sera (26 agosto, ore 21) la rassegna ritorna a Nuoro per proporre uno dei suoi appuntamenti più significativi, “I migranti”, un’opera jazz in dieci episodi scritta ad hoc dal contrabbassista e compositore romano. Sul palco del Teatro Eliseo, degna cornice al concerto, un’orchestra davvero speciale, diretta dallo stesso Bruno Tommaso e formata dai docenti dei corsi nuoresi: Luca Bragalini (voce narrante), Maria Pia De Vito (voce), Elisabetta Antonini (voce), Tino Tracanna (sax), Paolo Fresu (tromba e flicorno), Giovanni Agostino Frassetto (flauto), Riccardo Parrucci (flauto in sol), Marcella Carboni (arpa), Roberto Cipelli (pianoforte), Corrado Guarino (tastiere), Attilio Zanchi (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). Dedicata al complesso fenomeno dell’emigrazione e alle sue problematiche, l’opera allude però anche alla prossima “diaspora” di questi musicisti che, dopo venticinque anni di insegnamento al Seminario Jazz di Nuoro, nel 2014 cederanno il passo a un corpo docente completamente rinnovato.