di Paolo Rapeanu
Ottanta euro a dose, il prezzo del vaccino utile a prevenire un possibile contagio di meningite è fisso. Impossibile averlo a meno, fanno eccezione le persone entrare in contatto con i ragazzi che, negli ultimi giorni, sono stati colpiti dal batterio, che in un caso ha portato al peggiore degli scenari, cioè la morte. Sono soprattutto i giovani a volersi tutelare, e non potrebbe essere altrimenti: la lunga fila negli ambulatori dell’Assl di via Sonnino è composta prevalentemente da ventenni. Che devono fare i conti, nel vero senso della parola, con il conto “salato” del costo del vaccino.
“Ottanta euro sono davvero troppi, non è possibile per un vaccino, si parla della salute dei giovani. C’è una sorta di economia che gira attorno ai vaccini, sulla meningite la paura di essere contagiati è tanta”, dice Samuele Congiu, 20enne di Iglesias, studente universitario. “Meglio perdere due ore di lezione che rischiare di andare incontro a un contagio. Mia madre è d’accordo con la mia scelta, ma il prezzo è eccessivo. Perché non lo fanno pagare la metà?”. Un altro giovane, Hocine Henchiri, 23 anni, è netto: “Sono uno studente universitario, ottanta euro per un vaccino è un prezzo alto, soprattutto vista la gravità della situazione. Ho dovuto chiedere i soldi ai miei genitori, sennò non l’avrei potuto fare.”