60° anniversario dalla Fondazione del Servizio Sanitario della Polizia

Alla presenza del Capo della Polizia Lamberto Giannini e dei Ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese, alla Scuola Superiore di Polizia si è celebrato ieri, 8 luglio, il 60° Anniversario dalla Fondazione del Servizio Sanitario della Polizia di Stato.

Alla presenza del Capo della Polizia Lamberto Giannini e dei Ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese, alla Scuola Superiore di Polizia si è celebrato ieri, 8 luglio, il 60° Anniversario dalla Fondazione del Servizio Sanitario della Polizia di Stato.

In questi 60 anni, contrassegnati da notevoli mutamenti sociali, dall’emergere di criticità nuove e da costanti progressi scientifici, è inevitabilmente cambiato anche il ruolo del Servizio Sanitario della Polizia di Stato, sempre più impegnato in compiti di supporto e di formazione nei riguardi del proprio personale e sempre più inserito nel contesto della Sanità Pubblica.

La professione sanitaria è cambiata, sono diventate preminenti l’organizzazione, la capacità di fare squadra, la necessità di un continuo aggiornamento. La pandemia da SARS-CoV-2, in tal senso, ha rappresentato un formidabile strumento di tenuta del servizio sanitario, evidenziandone alcune criticità ma, al tempo stesso, anche la sua capacità di far fronte e di ripartire e questo impegno è stato premiato con la medaglia d’oro alla bandiera della Polizia di Stato.

Questi i temi trattati nel Convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0” che ha visto la presenza di illustri relatori prevenienti dal mondo Universitario e della sanità pubblica e l’intervento del Sottosegretario di Stato Franco Gabrielli sulle tematiche della Cybersicurezza e sanità.

La Direzione Centrale di Sanità ha messo in campo durante il periodo della pandemia, al servizio delle persone, tutti i suoi professionisti per l’assistenza ed il contenimento dei contagi, sia nella fase antecedente alla campagna vaccinale che nel corso della sua attuazione, avvenuta in piena sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale. La competenza tecnico-professionale degli operatori è stata particolarmente indirizzata nei confronti dei soggetti maggiormente esposti prestando attenzione ad ogni aspetto, anche attraverso il fondamentale apporto del Servizio di Psicologia che ha supportato capillarmente sul territorio quanti, anche tra gli operatori e le loro famiglie, si sono trovati coinvolti in eventi traumatici, aiutandoli a gestire e superare i momenti di difficoltà. Di sostanziale importanza in tal senso è stata la rete di “Pari” sul territorio che, con la supervisione di esperti medici e psicologi e previa specifica formazione, ha consentito a poliziotti dotati di pregressa esperienza di eventi traumatici nell’ambito della loro attività, di mettersi a disposizione nel supporto ai colleghi nei momenti di maggiore difficoltà.

E grazie anche al lavoro della Direzione Centrale di Sanità che durante le celebrazioni del 170° Anniversario, il Presidente della Repubblica ha insignito la bandiera della Polizia di Stato della Medaglia d’oro, al valor civile, con la seguente motivazione:

Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da COVID- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini.”


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