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Dice 33 e gode di ottima salute il festival internazionale organizzato dall’associazione Ittiri Cannedu. Colorito vivace e vario, come quello del camaleonte scelto come simbolo perché sa “indossare” tutti i colori, senza discriminazioni e ha gli occhi che ruotano di 360 gradi, quindi ha una visione completa del mondo circostante. Ittiri Folk Festa mette insieme non semplici spettacoli, ma culture e tradizioni, in uno scambio che arricchisce non solo gli spettatori ma anche i componenti dei gruppi stranieri e sardi.
Per questo oltre alle esibizioni sul palco il festival vive momenti intensi la domenica con la Messa dei Popoli, dove partecipano alcuni gruppi stranieri, e la Sfilata di tutti i gruppi con balli e musiche che coinvolgono le centinaia di spettatori assiepati lungo il percorso. Sono due tratti caratteristici di Ittiri Folk Festa che più di qualcuno ha preso ad esempio.
Da venerdì a domenica vengono proposti poi diversi eventi culturali che servono da presentazione del territorio e delle sue ricchezze artigianali, artistiche e gastronomiche.
Il festival ha l’epicentro a Ittiri per quattro giorni (dal 20 al 23 luglio) ma offre anche una succulenta anteprima il 19 luglio ad Alghero con “In Alghero Folk International” e una festosa chiusura il 24 luglio a Thiesi con “Mesumundu in Thiesi”.
Ben sette i gruppi stranieri: Compania Amèrica Danza di Bogotà (Colombia); Tanok Folk Ensemble di Izhevsk (Udmurtia, regione della Russia); “Steirischer Schwung” di Stiwoll (Austria); “Halychyna” Folk Dance Group (Ucraina); Asociaciòn Cultural “Perù Sentimiento y Tradiciòn” di Lima (Perù); “Sidlangaloludzala” Group Dance (Mpumalanga, provincia delSudafrica) e Tradicional dance group “Dukati” di Kragujevac (Serbia).
La Sardegna sarà rappresentata invece da; “Sos Merdules Bezzos” di Ottana, Gruppo folk “Murales” di orgosolo, Gruppo folk “Maschera a Gattu” di Sarule, Su Carrasegare Osincu di Bosa, Associazione “Salvatore Manca” di Ploaghe, Trombe e Tamburi “Sa Sartiglia” di Oristano, Gruppo folk Tiscali di Dorgali e i padroni di casa dell’associazione Ittiri Cannedu, che da ben 44 anni promuovono la tradizione in Italia e all’estero.
Ospite d’onore la Banda musicale della Brigata Sassari che riceverà sabato mattina il 16° Premio Zenìas come testimonial della tradizione e dell’identità sarde. La formazione musicale, diretta sin dalla fondazione dal 1° Maresciallo Luogotenente Capo Musica Andrea Atzeni, durante le sue numerose esibizioni in patria e all’estero, ha saputo tenere alto l’onore d’Italia e di Sardegna. E “Dimonios” l’inno della Sassari è ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Come gruppo italiano ospite è stato chiamato “I Badalischi” di Vallesanta, specializzati nellamusica tradizionale dell’Appennino Toscano.