“1580 euro di Iva a gennaio, vivo alla giornata: mi costringono a chiudere il negozio a Quartu”

Da Palermo a Quartu, Gerry Muratore è uno degli storici commercianti di via Marconi: “Ho 66 anni, sto vivendo alla giornata. Sono riuscito a far lavorare anche otto dipendenti ma l’ho finita solo perchè costavano più di quanto incassavo”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Da Palermo a Quartu, dal capoluogo siciliano a quella che è diventata la terza città della Sardegna. Gerry Muratore, sessantasei anni, è il titolare di un negozio specializzato nella vendita di articoli per la casa. Per sessanta minuti, oggi, abbasserà la serranda per solidarizzare con i suoi tanti colleghi “strozzati” dalla partita Iva. Anche lui ne sa qualcosa: “Questo mese devo pagare 1580 euro, una cifra bella alta. Per incassare tutti questi soldi ci vogliono dieci giorni. Mi stanno portando alla chiusura”, afferma, sconsolato, Muratore, “ormai incasso pochissimo e non riesco a pagare nemmeno le tasse, figurarsi l’affitto o la luce”. Per tanti anni, dentro quei metri quadri di via Marconi, la vitalità era quotidiana: “Avevo otto dipendenti, non riuscivo più a pagarli perchè costavano più di quanto guadagnavo e, oggi, sono da solo”. E la cassa fa “clic” solamente la mattina: “La sera qui non passa mai nessuno”. E, col passare degli anni, il commerciante ha dovuto “chiudere pian piano tutti gli altri miei negozi e mi sono dovuto ‘restringere’ qui”. A contare, spesso, fissando il vuoto, i minuti che lo separano dalla chiusura.

 

Insomma, tra tasse e Iva la situazione non è rosea: “Tra un anno andrò in pensione, sto vivendo alla giornata”. Il negozio chiuderà o resterà aperto, gestito da altri? “È molto probabile che sarò destinato a chiuderlo, continuare così è impossibile”.


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