12 novembre 1999, tragica alluvione: c’è ancora chi vive nei container

14 anni dopo, il ricordo ad Assemini e Capoterra di un’alluvione che provocò due morti

14 anni fa esatti prese vita uno degli eventi alluvionali più intensi del secolo, almeno per quanto concerne la Sardegna: piovvero quasi 200 mm d’acqua in due ore, e un immenso fortunale si abbatté su tutto l’hinterland cagliaritano, coinvolgendo anche la Zona Industriale di Macchiareddu e una miriade di zone agricole e boschive che vi gravitavano attorno. I comuni più interessati dal violento nubifragio, manco a dirlo, furono quelli di Capoterra e di Assemini, colpiti in pieno dall’onda di piena del fiume Santa Lucia e i suoi affluenti. Due i morti, e danni stimati, all’epoca dei fatti, per 500 miliardi. A Capoterra i danni maggiori si ebbero in pieno centro storico, in quella zona della città attraversata dal Rio Liori (Piazza Liori appunto, con i suoi parchi, il campo da calcio e le strutture ricreative), che esondò e spazzò via ogni cosa; a perire quella volta fu una donna che tentava di mettersi in salvo dentro casa assieme alla propria famiglia; la poveretta venne travolta e trascinata via fra il fango e i vari detriti che si ammassavano nelle strade in pendenza, trasformate in veri e propri fiumi in piena.

Ad Assemini invece c’è ancora chi vive nei container forniti dall’aeronautica militare tedesca, come il 53enne Roberto Frau e la sua famiglia, moglie e due figli. Una situazione invivibile e nemmeno umana. Come a dire: oltre il danno, la beffa. Il Sindaco ha recentemente affermato che si sta procedendo ad uno studio per la risoluzione del problema. Purtroppo i Frau, durante l’ultima graduatoria, si sono piazzati al quindicesimo posto, non rientrando così nell’assegnazione di un’abitazione, che semplicemente si possa definire tale. Come per quella del 22 Ottobre 2008, anche l’alluvione del 1999, alla data del suo anniversario, fa parlare ancora di sé.

 

Lorenzo Scano 


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