Via Coghe, c’è una Assemini nascosta che merita di più: “Bonificate i siti e nuova segnaletica”

Un quartiere che durante le elezioni riceve sovente, la visita di candidati di ogni lista, tutti promettono di metter in agenda la priorità di riqualificare il quartiere e puntualmente trascorrono le legislature e Via Coghe si ritrova a fare i conti con i suoi problemi. Ecco la nuova proposta


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Assemini negli anni ’70, la strada principale di maggior traffico di autoveicoli era Via Coghe, l’unica arteria viaria che collegava la cittadina alla zona industriale di Macchiareddu allora in frenetica attività. Attorno a quella via è cresciuto un quartiere dove oggi si stimano circa quattromila residenti, abitazioni realizzate in un contesto morfologico pianeggiante contenuto tra la rete ferroviaria, il rio Mannu e lo stagno di Santa Gilla. Un quartiere che durante le elezioni riceve sovente, la visita di candidati/e di ogni lista, tutti promettono di metter in agenda la priorità di riqualificare il quartiere e puntualmente trascorrono le legislature e Via Coghe si ritrova a fare i conti con i suoi problemi. Durante il consiglio comunale del 31 Luglio, è stato il consigliere del Partito Sardo d’Azione Gigi Garau a fare un’interrogazione sul quartiere oltre ferrovia, in particolare sulle strade d’accesso alla cittadina che ricadono in quella zona.

Via Santa Maria è l’ingresso sud di Assemini per chi percorre la SP 2, la cosiddetta Pedemontana, allo stato attuale non è in condizioni alquanto decorose ed anche la sicurezza stradale è messa a dura prova dalla presenza nelle banchine di una fitta vegetazione spontanea che a tratti occulta perfino il guard rail. I cartelli segnaletici da una parte indicano la “città di antica tradizione della ceramica” e dall’altra un museo e la comunità montana che ormai non esistono più da tempo. Sarebbe quanto mai opportuno intervenire con la pulizia delle banchine e dei canali di scolo adiacenti, installare una nuova cartellonistica con relative indicazioni stradali, illuminare il tratto di strada che va dal cavalcavia della pedemontana al campo di calcio di via Santa Maria. Questo sarebbe un primo intervento propedeutico alla realizzazione di una più ampia opera di riqualificazione dell’intero quartiere, in cui è giusto ricordare, la presenza di alcuni siti industriali dismessi, come le ex Fornaci Scanu, l’ex Mineraria Silius ed i cumuli di materiali della Fulorsid a Terrasili. Bonificare e mettere in sicurezza questi siti equivale a dare il via alla realizzazione dei percorsi naturalistici del Parco dei due Fiumi che andrebbe a realizzarsi in contemporanea.

La proposta operativa del consigliere, è quella del concorso di idee, ovvero un concorso progettuale aperto a tutti, che premierebbe proprio la soluzione migliore e realizzabile in tempi brevi. Questa è la sfida che il Partito Sardo d’Azione intende lanciare alla neo insediata Sindaca Licheri, dare priorità a questi progetti di riqualificazione ambientale, condividendo le scelte con i cittadini e rilanciando l’aspetto naturalistico, fortemente caratteristico nell’identità del territorio Asseminese.


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