Cagliari, svolta traffico: in arrivo limite a 30 km/h elle strade più pericolose

Ecco le “zone 30”, le isole ambientali dove dovranno convivere automobilisti, ciclisti e pedoni. Il provvedimento riguarderà il centro storico, le zone accanto alle scuole, alle vie dello shopping e alle strade pedonali


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In centro storico accanto a Regione, Comune e Università e alle zone pedonali e dedicate allo shopping verranno istituite le zone 30. Isole ambientali dove le auto non potranno circolare con velocità superiore ai 30 km orari. Le vie esatte coinvolte ancora non sono state individuate ma è possibile che il limite venga istituito anche in via Roma lato portici (in attesa della pedonalizzazione definitiva) e nel largo Carlo Felice.  Ma l’area è molto più vasta. Tutto nell’ambito del progetto “Cagliari, per una mobilità intelligente e sostenibile”, approvato dal Ministero dell’Ambiente.

ll progetto interessa un’area della città di Cagliari di circa 5 kmq (35 mila 948 residenti) che coincide con una zona a forte caratterizzazione direzionale, commerciale e di istruzione (elementari, medie, superiori e Università, in totale 35 mila addetti totali), in cui si concentrano il maggior numero di uffici degli enti pubblici coinvolti nel progetto (Comune di Cagliari, Regione Sardegna ed Università degli Studi, per un totale di circa 6 mila dipendenti sui tre enti). Quest’area rappresenta quindi un forte polo di attrazione giornaliera di traffico. Non solo nell’ora di punta del mattino, ma anche nelle ore cosiddette “di morbida”: sono 110 mila i veicoli giornalieri (14 mila nell’ora di punta).

Per contrastare il traffico il Comune ha deciso quindi di puntare anche sulle “isole ambientali”, a pedonalità e ciclabilità privilegiata, accessibili a tutte le categorie di utenza (disabili) e con presenza di veicoli a velocità moderata (minore di 30 km/h) e realizzate per garantire sicurezza di circolazione e convivenza di traffico di auto, bici e pedoni. Secondo il progetto verranno localizzate nel centro storico e intorno ai principali uffici pubblici (comunali, regionali, universitari), alle scuole e nelle strade commerciali a più concorso di flussi pedonali. La superficie delle zone 30 o delle isole ambientali individuate è di  mille e 299,495 metri quadrati. Ma è possibile che il limite dei 30 km/h venga istituito anche in tante altre zone della città, accanto a scuole.

Il progetto prevede anche l’individuazione di nuove corsie riservate e preferenziali per il trasporto pubblico sono state individuate lungo i quattro principali corridoi urbani di accesso al centro città e dall’hinterland per consentire ai mezzi del trasporto pubblico locale di raggiungere, in modo più rapido e senza interferenze critiche con il traffico veicolare, i luoghi di lavoro e studio (uffici comunali, regionali e sedi universitarie). Lungo tali corridoi sono state individuate alcune aree di sosta esistenti (viale San Bartolomeo, Piazza Marco Polo, piazza dei Centomila, piazza Madre Teresa di Calcutta, piazza Sorcinelli, via Figari, via Lunigiana, via Zagabria) che potranno essere utilizzate come parcheggi di scambio per l’accesso all’area di intervento ed agli uffici/sedi universitarie in essa localizzati, che risultano i luoghi di lavoro dei dipendenti nei confronti dei quali si attiveranno le politiche e i programmi di promozione dell’uso di modalità sostenibili previste in questo progetto. Lo sviluppo previsto è di circa 12 km per senso di marcia (costo di realizzazione dell’intervento 157 mila 380 euro. I corridoi in progetto sono: Quartu, Pirri, Mulinu Becciu e corridoio piazza Repubblica.

“Lo scopo è smettere il più possibile di usare l’auto. Ricordo che si tratta di un bando del Ministero dell’ambiente”, spiega l’assessora alla Mobilità Luisa Anna Marras, “dobbiamo diminuire le emissioni nocive come Co2 e Pm 10 e meno auto possibili in giro, è una questione di tutela della salute e dell’ambiente”


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