Turisti ladri di sabbia, 30 chili rubati a Is Arutas: “Spagnoli e tedeschi bloccati e multati”

Sacchi e bottigliette di plastica pieni del preziosissimo quarzo della spiaggia-gioiello della penisola del Sinis. L’amara sorpresa all’aeroporto di Elmas, scattano sequestri e maxi multe: “Ormai occorrono contromisure drastiche, tra pochi anni non resterà più niente”


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Eccoli, ancora una volta, i turisti ladri di sabbia sarda. L’ultimissimo caso non riguarda una spiaggia qualunque, ma una tra i gioielli principali di tutta l’Isola: quella di Is Arutas. Nel weekend appena trascorso, dalle valigie portate dai turisti all’aeroporto di Elmas, sono saltati fuori trenta chili di quei granelli “unici” della realtà che si trova nella penisola del Sinis. “È stata la più rubata del weekend”, spiegano i titolari della pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata”, che da anni combattono contro quei “predoni” che, armati di costume da bagno e telo da mare, cercano di portarsi via un ricordo che, se da un lato può renderli felici, dall’altro distrugge l’ecosistema sardo.
“Trenta chili di sabbia sequestrata a turisti spagnoli e tedeschi, alcuni sono stati multati dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna”, annunciano i gestori della pagina Fb, contattati da Cagliari Online. “Almeno altre cinquanta persone sono state fermate perché stavano cercando di portarsi via sabbia e sassi provenienti da altre spiagge”. E le multe? Ci sono, e belle salate: per chi viene beccato con le valigie piene di sabbia “si va da un minimo di cinquecento a un massimo di tremila euro. Tra pochi anni non resterà più niente, occorrono contromisure drastiche”, questo l’ennesimo sos lanciato dalla pagina che, in pochi anni, ha già superato quota 26mila fan e che ha le antenne sempre drizzate quando c’è in ballo la difesa delle spiagge sarde.