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Cuscini riempiti di posidonia, da posizionare nelle spiagge di Villasimius ad uso dei bagnanti. L’iniziativa ‘Sidonia’, unica in Sardegna, è stata portata avanti dall’Area Marina Protetta Capo Carbonara, in collaborazione con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), nell’ambito del progetto Stratus relativo alla gestione e valorizzazione di località turistiche costiere in tre aree pilota (Sardegna, Liguria, Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Una delle attività previste è la gestione sostenibile della posidonia spiaggiata, al fine di rendere fruibile il litorale e nel contempo valorizzare questa risorsa naturale così importante. Alla fine della stagione estiva, la posidonia sarà restituita alla spiaggia.
I 40 cuscini realizzati, delle dimensioni di 1m x 1m, sono rivestiti in polipropilene e saranno distribuiti agli stabilimenti balneari delle strutture insignite del marchio Stratus, che ne certifica l’impegno a proteggere l’ambiente: Porto Giunco, chiosco Notteri, Pullman Timi Ama, Hotel Fiori di maggio, Hotel Cormoran e Hotel Simius Playa. Verranno posizionati in un’area dedicata e un pannello divulgativo ne descriverà agli utenti le caratteristiche.
Le praterie di posidonia oceanica sono fondamentali per la qualità degli ambienti litorali: costituiscono un’importante zona di nursery e rifugio per un gran numero di pesci, molluschi e crostacei; attraverso la fotosintesi producono ossigeno e sono fonti di nutrimento per numerosi animali erbivori; lo sviluppo delle matte, con il loro intricato apparato radicale, contribuisce a stabilizzare il fondale marino; aiuta a ridurre l’intensità del moto ondoso sulle coste impedendone l’erosione. Le banquettes formate da posidonia spiaggiata possono superare il metro di spessore e rappresentano un’importante protezione per le spiagge, attenuando i danni provocati dalle mareggiate.
“Il nostro obiettivo è trasmettere il concetto che la posidonia oceanica non è un male, sebbene la sua presenza in spiaggia possa risultare anti-estetica – spiega il direttore dell’AMP, Fabrizio Atzori – e con il suo utilizzo in ambito turistico, in questo caso la realizzazione di cuscini, vogliamo sensibilizzare i nostri visitatori sul tema”.