Telecamere obbligatorie nelle scuole sarde per battere il bullismo

La proposta di oggi in consiglio regionale


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Obbligatorieta’ per tutte le strutture pubbliche e private che ospitano asili, scuole d”infanzia e primarie, e nei centri di assistenza per anziani i e disabili, di dotarsi di un sistema di audio e video sorveglianza per prevenire episodi di abusi e maltrattamenti ai danni dei bambini da parte del personale educativo. È la proposta di legge presentata stamane nella sala conferenza del Consiglio regionale dal gruppo Forza Italia, sull”onda anche, spiega il capogruppo Pietro Pittalis, “dei fatti di cronaca che si succedono quasi quotidianamente e che emergono grazie al lavoro della magistratura e delle Forze dell”ordine”.
La norma prevede una dotazione iniziale di due milioni di euro, per i quali la Regione interviene per l”80% della somma complessiva, mentre a carico delle strutture ci sara” il restante 20. Per quanto riguarda il materiale video e audio, deve essere conservato nelle strutture per un periodo non inferiore ai 24 mesi e messi a disposizione dei familiari per eventuali verifiche. “Chi non si ”riforma” e” sanzionabile (sanzione amministrativa in capo al gestore di 1.000 euro, ndr)- sottolinea Pittalis- e ci siamo al momento fermati a questo tipo di sanzione pecuniaria, ma vigliamo approfondire se sia possibile incidere in maniera piu” stringente: si deve arrivare alla chiusura laddove non ci sia un adeguamento, perche” qui e” in discussione un diritto fondamentale che e” quello della salute delle persone”.
Gli interessi alla privacy, prosegue il capogruppo, “che sono importantissimi, in questo caso possono cedere il passo”. 

Quella forzista e” una proposta di legge “naturalmente aperta agli eventuali contributi di tutte le forze politiche e deve essere messa in calendario subito dopo la riforma della sanita”- conclude Pittalis- e soprattutto ci auguriamo contributi da parte della stessa Giunta”. Per Ignazio Locci questi tipi di reato “dovrebbero trovare da parte del legislatore nazionale una specificazione, come si e” fatto per il femminicidio: e” in gioco la tutela anche dei lavoratori seri che svolgono la loro professione con grande serieta” e che spesso vengono tirati in ballo attraverso generalizzazioni”, mentre per il vicecapogruppo Alessandra Zedda, “la videosorveglianza deve essere sempre piu” estesa in strutture pubbliche e private per contrastare un fenomeno ormai diffusissimo”.
Il consigliere azzurro Edoardo Tocco sottolinea come “Forza Italia abbia sempre lavorato per la tutela delle fasce piu” deboli, e la proposta va in questa direzione. Auspico che i comuni possano sposare questa proposta e personalmente vorrei che la misura venga ampliata anche agli oratori, dove spesso accadono fatti simili”. Infine Oscar Cherchi: “La proposta rappresenta un importante deterrente, in fondo e” la stessa cosa delle telecamere ai semafori. Inoltre penso possa servire anche per contrastare il fenomeno del bullismo”. (agenzia DIRE)


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