Tar su sale gioco a Cagliari: “Ok a limiti di orario ma non a distanze minime”

Il Tar Sardegna accoglie in parte il ricorso di alcune associazioni di giochi e della Federazione italiana tabaccai sull’ordinanza del sindaco di Cagliari che limita orari e impone una certa distanza da alcuni luoghi come scuole e chiese: i giudici bocciano i limiti sulla distribuzione nel territorio


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Ok a limiti orari per sale e apparecchi da gioco a Cagliari, ma no al distanziometro: ovvero la distanza da certi luoghi come scuole o chiese. Lo ha deciso il Tar Sardegna a seguito dell’ordinanza del sindaco Massimo Zedda che aveva introdotto nel maggio 2017 alcune restrizioni per le sale gioco e relativo uso di slot machine e video poker.  Si limitavano dunque gli orari dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 e la distanza di almeno 500 metri dai luoghi sensibili. Secondo quanto riporta Agipronews i giudici del tribunale amministrativo della Sardegna, “hanno accolto in parte il ricorso presentato da alcune società di giochi e  della federazione italiana tabacchi confermando la legittimità degli orari basata su un’adeguata istruttoria sul gioco problematico ma non sulla distruzione nel territorio per incompetenza sindacale”. Le disposizioni sulle distanze minime sono state così annullate.