Riunito ancora una volta il consiglio nazionale del Movimento che rischia una nuova scissione interna, con una trentina di parlamentari pronti a votare la fiducia a Draghi. L’ex premier crolla nei consensi ma dice che senza risposte chiare l’uscita dall’esecutivo sarà inevitabile. Appello del Pd a restare, sale la tensione col centrodestra. Renzi: lavoro a un Draghi bis senza di loro
Il Movimento non esiste più, e persino Beppe Grillo ha mollato tutti per dedicarsi a più amene attività. L’unica operazione per l’ex premier è ora uscire dall’esecutivo per avere mani libere e provare a riconquistare la base e gli elettori
Sono 61 i parlamentari che hanno seguito l’ex capo politico del Movimento nel suo nuovo gruppo “Insieme per il futuro”: 40 di loro sono al secondo mandato e, se fossero rimasti dov’erano, non si sarebbero potuti ricandidare. Erano mesi che Di Maio, con cinica lucidità, meditava l’addio per non doversi confrontare con una base diventata ormai un fastidio. La Lega è ora il primo partito in parlamento
Dopo la sentenza dei giudici napoletani, che hanno azzerato statuto e vertici grillini, il Movimento che già non veleggiava in acque tranquille si ritrova in piena tempesta. L’ex premier, con Casalino alle costole che non ne azzecca una, non è più il leader, silurato dal tribunale ma mitragliato ancor prima dall’interno, con un fuoco amico che ha in Di Maio il compiaciuto capofila. Renzi affonda il coltello nella piaga: “Conte ha scritto lo statuto con la stessa chiarezza con cui scriveva i dpcm, si sono autodistrutti”
Gran parte degli elettori sembrano avere abbandonato i grillini che non hanno mantenuto la promessa di non allearsi con i partiti tradizionali, il risultato è clamoroso: un tracollo anche di Conte, che di fatto"regala" al Pd due delle città più importanti d'Italia, Roma e Torino. Letta gongola e ora detterà ogni condizione. Sconfitta durissima anche per Salvini e Meloni
L’ex premier annuncia un tour in tutta Italia a settembre per rilanciare le sorti del Movimento distrutto dalle liti interne e dalle crisi di governo. “Ce la metterò tutta per non deludervi
Dopo la conferenza stampa dell'ex premier risponde duramente il garante: "Non permetto che il Movimento sia partito unipersonale". E indice voto su Rousseau per Comitato direttivo
Conte in conferenza stampa: "Non mi impegno in progetto in cui non credo". Domani consegnerò i documenti frutto del mio lavoro dapprima a Grillo e poi a Crimi "
Già da giovedì leader in pectore del Movimento 5 stelle avrebbe deciso il passo indietro, ma un'attività certosina di mediazione lo avrebbe convinto a desistere
"Per non parlare poi del Dl Sostegni e le cifre ridicole assegnate ai lavoratori: aboliti i codici Ateco, ma non si affronta il tema dei costi fissi e ancora una volta si rinvia il tema della ripartenza in sicurezza e si crea sconforto ed insicurezza”, commenta il deputato sardo Fdi Deidda
Deidda: "Ero contro questi metodi e decisioni prima, lo sono stato quando la Sardegna è stata dichiarata bianca e lo sono anche oggi. Si decide per un algoritmo e i cittadini e gli esercenti sono sempre più confusi e disorientati. Così non si può andare avanti, con chiusure, ripartenze e derby tra regioni"
Alla fine è arrivata la decisione nel rebus della proroga del divieto di spostamenti tra le regioni gialle anti Covid. Adesso è ufficiale: il divieto che scade alla mezzanotte di lunedì 15 febbraio è prorogato fino al 25 febbraio. Alle 15 è iniziato infatti il consiglio dei ministri che è durato appena un quarto d'ora
Trenta minuti per dire al Capo dello Stato che, ora, la crisi è ufficialmente tra le sue mani. Giuseppe Conte lascia il Colle, da domani pomeriggio via alle consultazioni. Conte-ter, elezioni anticipate, voto alla Camera e Senato o un altro premier: ecco i 4 scenari
La parlamentare sarda che sostiene l'attuale maggioranza si dice sicura sul futuro del Governo: "Domani incarico a Conte, abbiamo cercato di allargare la maggioranza"
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