hinterland / 7 Aprile 2020

Comdata, salgono a sette i casi di Covid 19: la Asl fa i tamponi ai lavoratori in auto davanti alla sede del call center

“Il lavoro agile, unico strumento che avrebbe potuto evitare questa catena di contagi, è stato adottato con troppo ritardo. E’ assurdo che società operanti nel settore delle telecomunicazioni si siano trovate così altamente impreparate dal punto di vista tecnico ed organizzativo”. Lo afferma Marianna Stara, componente della segreteria Regionale Uilcom Sardegna a proposito degli ormai sette casi di positività al Covid 19 registrati nel call center Comdata di Elmas

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cagliari / 3 Aprile 2020

L’incredibile caso del call center di Cagliari: “Cinque ragazzi contagiati, famiglie in quarantena e 500 persone lasciate in pericolo”

Durissimo documento del segretario regionale del pd Emanuele Cani sulla situazione del call center Comdata a Cagliari: "Alla data odierna registriamo una pericolosa crescita di positività al Covid 19, con almeno 5 casi di operatori contagiati e altri colleghi e rispettive famiglie in quarantena;  l’atteggiamento dall’azienda di vigile attesa si è rivelato deleterio e pericoloso per la salute dei lavoratori e dei loro familiari, creando le condizioni per un focolaio incontrollato"

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cagliari / 13 Marzo 2020

Cagliari, pronte le denunce per i call center che non rispettano le regole anti Covid 19: “Assurde violazioni”

Esplode la rabbia nei call center cagliaritani, pronti gli scioperi. la Slc Cgil denuncerà le aziene che violano le norme: "“Registriamo anche in queste ore il mancato rispetto delle norme di sicurezza nei call center dove, nonostante le nostre continue sollecitazioni, molte aziende rifiutano l’alternanza tra postazioni che rappresenta l’unico modo per rispettare la distanza di sicurezza prescritta da tutti i decreti ministeriali”

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cagliari / 12 Marzo 2020

Coronavirus in Sardegna, “situazione gravissima nei call center e tensione anche tra i lavoratori delle banche”

La Cgil: "Situazione gravissima è rilevata in molti call center, dove operano 12 mila lavoratori in tutta la Sardegna. Non c’è alcuna chiarezza su quali siano le parti di lavorazioni necessarie, ma nel frattempo i lavoratori vengono messi in condizioni operative altamente rischiose. Abbiamo chiesto alle aziende di utilizzare il telelavoro"

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