“Stipendio inadeguato e nuovo contratto umiliante, ecco come lavora un infermiere in Sardegna”

Christian Cugusi, 45 anni, da dieci lavora al Policlinico di Monserrato: “Organico ridotto all’osso, addio ai 150 euro per ogni prestazione svolta di notte o nei giorni di festa, siamo al tracollo. Siamo indispensabili ma maltrattati”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Christian Cugusi ha quarantacinque anni. Nel 2008, per la prima volta, varca la soglia del Policlinico di Monserrato da infermiere. Dieci anni fa, ma sembra trascorsa un’era geologica a sentire le sue parole, cariche di accuse: “Tutto è in decadimento, gli organici stanno diminuendo sensibilmente in tutte le unità operative, e le carenze maggiori sono quelle di infermieri e operatori socio sanitari. Siamo ormai al tracollo, i pochi turnisti devono sopperire alla mancanza di personale”.
 E, se è vero che il lavoro nobilita l’uomo, è altrettanto vero che deve potergli servire anche per mangiare: “Hanno bloccato i pagamenti degli extra, circa 150 euro per ogni intervento svolto durante le festività o la notte. Un danno economico, ma soprattutto morale che viene fatto a noi turnisti”, afferma Cugusi, “ogni infermiere ha a cuore il suo lavoro, sa di essere utile alla società e di svolgere un compito delicato. Lo stipendio medio, di 1500 euro, se paragonato alle grosse responsabilità esistenti è davvero una cifra irrisoria”.


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