Super ingaggi: il Cagliari fa indietro tutta. Isla è vicino ai saluti

Per il cileno che ha altri due anni di contratto a 1 milione e 200 mila arriva la proposta turca. L’anno scorso solo Borriello (ma con i bonus) si avvicinò ai suoi emolumenti


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di Nanni Boi

Tutta esperienza. Con un anno di ritardo e col conforto dei risultati, il Cagliari ammette gli errori e pone rimedio ai munifici ingaggi che non avevano ragione di esistere per una società di provincia. Già lo scorso mese di gennaio, complice tutta una serie di motivi, si era liberato di Storari, poi a fine stagione non gli è sembrato vero sentire da Bruno Alves (entrambi percepivano 800 mila euro netti) che aveva una proposta di un biennale in Scozia e gli ha detto senza neanche fingere dispiacere: prego si accomodi.

Adesso se fosse vera la notizia che arriva dalla Turchia sarebbe come vincere un 6 al Superenalotto. Perché Isla non solo si è portato a casa un milione e 200 mila euro per la passata stagione (con un rendimento appena sufficiente peraltro), ma farebbe altrettanto per le prossime due: inutile dire che sarebbe una tragedia per le casse societarie. Resterebbe da vedere se il Fenerbahce vuole contribuire a evitare una minusvalenza per i rossoblù accollandosi anche i milioni spesi dal Cagliari per rilevare il cartellino dalla Juve (e lì Marotta fu davvero diabolico), ma forse sarebbe chiedere troppo. Facendo un po’ di conti, solo tra Alves e Isla la società risparmierebbe per quest’anno – e nel caso del cileno per i prossimi due – 6 milioni e 400 mila euro (perché non dobbiamo dimenticare che i giocatori trattano i loro emolumenti al netto delle tasse che poi però gravano sulle società. E nella fattispecie arrivano quasi al doppio del netto), resterebbero i 700 milioni netti per Padoin  che ha altri due anni di contratto.

A questi si dovrebbero aggiungere i 900 mila a stagione netti per due anni a Cigarini (contratto ereditato dalla Sampdoria) ma sarebbe fare un torto alla dirigenza rossoblù non immaginare che in qualche modo la società ligure se ne sia accollata una bella fetta con una buonuscita al giocatore o aumentando la valutazione del cartellino di Murru. Infine il contratto più oneroso, quello di Borriello:700 mila euro più bonus. Questi bonus l’anno scorso erano stati fissati in 30 mila euro a gol, quindi moltiplicato per 16 (se abbuoniamo i 4 di coppa), aggiunse altri 480 mila euro (ovvero 600mila considerando la Coppa Italia)  per un totale di 1180 euro di emolumenti (ovvero 1 milione e 300 con la seconda manifestazione). Borriello peraltro rispetto ai giocatori con lo stipendio più alto è stato anche quello che ha avuto un rendimento nettamente superiore, e considerato che ha un agente che sa il fatto suo (D’Amico), viene difficile pensare che sino all’ultimo giorno di mercato non possano esserci sorprese: leggi proposte di contratti perlomeno biennali a cifre nettamente superiori, sia dall’Italia che dall’estero.

 


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