Campioni trapiantati, la grande festa nel nome della vita rinata

Al loro rientro da Malaga, Stefano Caredda, Giovanni Fadda, Paolo Perra, Enrico Pitzalis e Walter Uccheddu hanno trovato ad attenderli amici e parenti per una piccola festa in nome della vita che rinasce


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Al loro rientro da Malaga, Stefano Caredda, Giovanni Fadda, Paolo Perra, Enrico Pitzalis e Walter Uccheddu hanno trovato ad attenderli amici e parenti per una piccola festa in nome della vita che rinasce. Si è conclusa ieri, 2 luglio 2017, con il rientro a Cagliari, l’avventura dei 5 atleti sardi in gara alla XXI edizione dei Giochi mondiali per trapiantati (World transplant games – WTG), che si è svolta a Malaga, in Spagna: Walter Uccheddu, socio dell’Asnet, e quattro trapiantati soci della Prometeo AITF Onlus (Stefano Caredda, Giovanni Fadda, Paolo Perra ed Enrico Pitzalis). Con loro in gara circa 2.000 atleti provenienti da 52 diversi Paesi. Walter Uccheddu torna con il titolo di campione del mondo di ciclismo – in particolare, nella gara a cronometro individuale di 5 km e nella gara su strada 30 km – e con un bronzo nella crono a squadre, conquistata con i colori dell’Italia insieme al conterraneo Stefano Caredda e al lombardo Ermanno Manenti. Stefano Caredda, anche lui veterano di queste competizioni, affianca al bronzo nella crono a squadre un buon piazzamento nella crono individuale (11° posto) e nella gara su strada 30 km (10° posto). Giovanni Fadda ha portato a casa una bella medaglia di argento nella corsa su strada (5.000 m), segnando anche il suo primato personale con un tempo di 22’42”: finora, infatti, non era mai sceso sotto i 26’. Buone le sue prestazioni anche nel ciclismo (crono individuale, crono a squadre e gara su strada 30 km). Non male anche le performance di Paolo Perra, che ha disputato tre gare ciclistiche: crono individuale 5 km, gara su strada 30 km e crono a squadre con i conterranei Enrico Pitzalis e Giovanni Fadda.

Quanto a Enrico Pitzalis, oltre alla crono a squadre, ha partecipato anche lui alla gara ciclistica della crono individuale di 5 km. Ha, inoltre, gareggiato nel tennis tavolo, vincendo una partita su tre. Tornano pieni di entusiasmo i 5 atleti e anche i presidenti delle loro associazioni, che li hanno accompagnati in questa bellissima esperienza: Giuseppe Canu per l’Asnet e Giuseppe Argiolas per la Prometeo. Grande poi la loro gioia e sorpresa nel trovare ad attenderli in aeroporto un nutrito comitato di accoglienza composto da bimbi e adulti: parenti, amici e operatori sanitari muniti di magliette con la scritta “Il Dono per la Vita”, coriandoli, striscioni e bandiere. A rendere più emozionante questo momento il bellissimo sottofondo musicale offerto da un gruppo di maestri di musica diretti da Ignazio Cino Perra, che chiaramente ha eseguito per primo l’Inno di Mameli. Nei volti degli atleti sorrisi e lacrime per infinite ragioni: aver riabbracciato i propri cari, aver reso con questa impresa sportiva un grande grazie ai propri donatori e alle loro famiglie, aver vinto la malattia, aver testimoniato al mondo che il trapianto è vita… Gioia e soddisfazione anche per gli operatori sanitari che ne hanno seguito il percorso dalla malattia alla rinascita. Per la psicologa Fabrizia Salvago vedere l’entusiasmo nell’organizzare quest’accoglienza è stata la prova che esiste un gruppo e che funziona, ma è stato anche il segno che i trapiantati e le loro famiglie stanno vivendo con gioia questa seconda opportunità. Per la coordinatrice del Centro regionale trapianti Francesca Zorcolo questi atleti trapiantati sono una bella ricompensa per il lavoro svolto da tutta la rete regionale che gestisce trapianti e donazioni, oltre che preziosi testimoni di quanto sia utile e importante donare gli organi. Felice dell’iniziativa anche il personale dell’aeroporto, che ha dato la massima disponibilità per garantire la buona riuscita dell’evento. Prossimo appuntamento per gli atleti trapiantati sono i Giochi europei per trapiantati e dializzati (European Transplant and Dialysis Game ETDG) che, dal 17 al 24 giugno 2018, si disputeranno proprio a Cagliari, come ha ricordato Giuseppe Canu, presidente anche del Forum sport Italia e promotore della candidatura della città per questo evento.


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