Vela, partito il giro del mondo per Gaetano Mura e “Italia”

Giro del mondo in solitario per il cagliaritano Gaetano Mura


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Gaetano Mura e “Italia” partiti da Cagliari  per il giro del mondo a vela in solitario. Il record da battere è 137 giorni, le prime dichiarazioni del navigatore dopo 3 ore di navigazione con il saluto del Ministro Dario Franceschini: “A bordo di Italia non c’è solo Gaetano, ma tutto il paese!” 

La cronaca della giornata. A sorpresa in mare anche Andrea Mura: scambio di inchini con Gaetano. E’ partito ufficialmente alle 13,25 di sabato 15 ottobre, in una giornata di sole e vento leggero, il giro del mondo in solitario di Gaetano Mura: Solo Round the Globe Record, a bordo di Italia. Partono dalla Sardegna i colori nazionali per conquistare un record mondiale, la circumnavigazione del mondo in class40, su tre tentativi solo uno è riuscito.

Una mattinata intensa per il navigatore di Cala Gonone, dopo gli ultimi test di ieri con suo team, sulla tecnologia di bordo. Oggi il grande giorno, fino alle 11 in casa con la moglie Carla (per “gustarmi gli ultimi attimi terrestri”), poi l’arrivo a Portus Karalis. Preso d’assalto dai tifosi, dagli amici che sono arrivati da tutta la Sardegna per augurargli il buon vento. Accolto dalla musica della banda di Monastir, poi salgono a bordo d’Italia i cantanti di Cant’Alia che gli hanno dedicato “Con te partirò” di Andra Bocelli. Ma non è finita qui, a bordo sale anche Walter Onano, il prete calciatore, ha militato nella nazionale cantante dei sacerdoti, per la benedizione. 

In scena i Mamuthones, le maschere ancestrali del centro Sardegna, che mettono in scena una danza propiziatoria. Grandi emozioni. Mancano dieci minuti alle 13 e Gaetano si rivolge al team: “Quando si parte? Voglio andare”, il velista vuole già mollare gli ormeggi per il suo, tanto sognato e tanto desiderato, Giro del Mondo. Impaziente di partire, dopo aver salutato familiari, amici, semplici conoscenti che hanno gremito la banchina per un tributo al navigatore solitario. 

Alle 13 taglio della cima da parte del consigliere regionale Anna Maria Busia sulle note dell’inno nazionale. Applausi, cori d’incitamento da parte del pubblico numeroso con un collettivo augurio di Buon Vento. Suonano le sirene, si mollano gli ormeggi. Una cinquantina tra barche, gommoni, anche i giovani campioni del Windsurfing Club Cagliari, e unità della Capitaneria di Porto accompagnano l’uscita in mare di Gaetano Mura. Con lui in barca il figlio Alessio, Santino Concu, Team Manager della società 10FF che ha organizzato il progetto, Andrea Cabras, per tutti “Il Gatto”, il marinaio che lo ha seguito in tutti questi mesi di preparazione della barca, e Marco Caboi il preparatore atletico. Gli ultimi saluti e Gaetano è finalmente solo in barca, pronto per il suo giro del mondo. A sorpresa, si affianca a Italia un’altra barca, Vento di Sardegna, con Andrea Mura che rivolge a Gaetano un inchino di rispetto e incoraggiamento per l’impresa. Un gesto subito ricambiato da Gaetano Mura: anche questo è essere marinai. Il primo messaggio: “Grazie a tutti, navigo con Code Zero a 4 nodi. Mi mancano solo 25 mila miglia!” 

Alle 16,25 il primo messaggio: “Una bella emozione la partenza, con tutte le barche ad accompagnarmi, pure qualche attimo di preoccupazione – scrive via messaggio Gaetano – Ma voglio salutare e ringraziare tutti qui da bordo per il calore che mi hanno trasmesso e perchè mi hanno fatto partire bene. Grazie Cagliari per avermi ospitato in questi mesi”. Sulla navigazione: “C’è pochissimo vento con un po’ di onda, ma si cammina. Navigo su code zero e faccio circa 4 nodi, ma va bene così e il tempo lo farò partire da Gibilterra. Ora io e la barca e davanti tanto mare”. Solo 25 mila miglia e più di 4 mesi di navigazione.” Il Ministro Dario Franceschini: “Buon Vento Gaetano!”

Il Ministro Dario Franceschini ha dichiarato: “Tenere alta una tradizione italiana fatta di grandi sfide, di grandi navigatori, un paese capace di fare cose straordinarie, ammirate dal mondo, Gaetano sta partendo per fare una di queste cose straordinarie. L’Italia come altri paesi ha passato momenti di crisi, ma nel mondo restiamo molto amati. Quindi portare intorno al mondo una barca chiamata Italia è un modo di risvegliare l’orgoglio nazionale. Navigare con i colori dell’Italia è anche una grande occasione di promozione del paese, quindi degli italiani, della loro capacità di vincere sfide impossibili. Su quella barca non c’è solo Gaetano ma ci sono tutti gli italiani, magari un po’ stretti, ma ci siamo. A nome di tutti gli italiani: buon vento, Gaetano Mura!”


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