Sos sanità a Cagliari: “Io, malato di artrite, non posso curarmi per colpa della Regione”

La denuncia di un invalido, Bruno Carboni: “Non c’è più la convenzione con la casa farmaceutica, impossibile fare le iniezioni. Al Policlinico di Monserrato non prescrivono nessun farmaco alternativo, siamo in tantissimi tra dolori e rischio di blocco di braccia e gambe”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

L’amarissima sorpresa arriva quando Bruno Carboni arriva nella farmacia interna del Policlinico di Monserrato: “Mi hanno detto che non hanno più il medicinale indispensabile per curarmi perché la Regione ha interrotto la convenzione con la casa farmaceutica. Sono stato dal medico di Reumatologia ma non c’è nessun farmaco alternativo perché non è stato ancora deciso quale scegliere”. Una denuncia molto grave, quella di un 48enne di San Sperate, che giura di non essere l’unico a trovarsi in questa situazione: “Da due anni ho l’artrite reumatoide, è una malattia autoimmune. Da sei mesi l’Asl garantiva le punture di Embrel, questo il nome del medicinale. Devo fare almeno una puntura alla settimana, sennò, oltre ai dolori, il mio braccio sinistro rischia di bloccarsi”.
 
È disperato, Carboni: “sono invalido al 50 per cento, quindi nessun contributo mensile, ma solo l’inserimento nelle categorie protette, ma nell’Isola non c’è lo straccio di un lavoro”, sposato, tre figli, un passato come inserviente alla mensa dell’ospedale San Giovanni di Dio, e un presente tra i dolori tipici causati dall’artrite e una medicina che, all’improvviso, scompare: “All’ospedale mi hanno solo invitato a chiamare ogni tanto in ambulatorio per chiedere se ci sono novità. Ma se decidono tra tre mesi, io, e come me tantissimi altri sardi, come faremo per lenire i dolori?”.


In questo articolo: