Silvia di Sestu, l’sos: “Ho una malattia rara, sono senza lavoro e la Regione tace”

Silvia Cabras, 35 anni, è una mamma affetta dalla gastroenterite eosinofila: impossibile mangiare cibi solidi. “Una malattia in via di accertamento, la Regione non garantisce fondi per l’acquisto di cibi liquidi. Per me è una roulette russa: o mangio e rischio di soffocare o digiuno”


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Di Paolo Rapeanu

Ogni boccone che ingoia il rischio del soffocamento c’è tutto. Silvia, mamma 35enne di Sestu, è affetta da una malattia rara: la gastroenterite eosinofila. Può solo ingurgitare cibi liquidi, che ovviamente hanno un costo. La donna ha pubblicato un appello-sos per cercare di sensibilizzare quante più persone sul tema e, soprattutto, per fare in modo che la Regione possa mettere a correre dei fondi per garantire, a lei e a tutte le persone affette da questa malattia, la possibilità di poter acquistare i cibi liquidi. “Ho perso il lavoro, facevo la centralinista. Ho un figlio di sei anni, tra una settimana mi dovranno operare di endometriosi”. Di seguito il messaggio, disperato, della giovane mamma.
“Ciao, sono Silvia e oggi mentre mangiavo ho rischiato di soffocare. Sono affetta da una malattia rara, gastroenterite eosinofila in via di accertamento. Appunto per questo, non ho diritto all’esenzione per patologia e dunque, ai pasti speciali liquidi. Con quelli riuscirei a mangiare con pochi problemi e soprattutto senza che il cibo, mi si blocchi nell’esofago e nello stomaco per ore. L’unica certezza diagnostica è malassorbimento e dispepsia, che non mi permette di mangiare normalmente. Il mio gastroenterologo ha certificato la mia condizione medica. Con tale documento, mi sono recata al distretto socio sanitario di via Romagna, a Cagliari, per ottenere appunto gli alimenti liquidi speciali, ma, dopo due tentativi con le dottoresse del centro, mi sono vista negare entrambe le volte, i pasti prescritti dal medico. Le dottoresse si appellano ai nuovi Lea, che lamentano essere cambiati. Le persone affette da malattie gastrointestinali, non hanno diritto ai pasti, a meno che la loro condizione non sia data da una malattia neurologica. Io, al momento sto giocando alla roulette russa. O scelgo di mangiare, col rischio che il cibo mi si blocchi, o resto a digiuno. Molti si chiederanno perchè non metto mano al portafoglio e compro questi pasti da sola. Bene, purtroppo mi è successo quello che succede alle persone con un lavoro precario e la salute cagionevole. Ho perso il lavoro. Tra l’altro faccio fatica a comprarmi tali pasti in farmacia, perché molto molto costosi. Se solo il ministero della Salute non avesse fatto tutti questi tagli… Alle spese come sempre dei cittadini deboli. Condividendo il mio messaggio e inviando una e-mail all’assessore alla Sanitá della Regione Sardegna, puoi fare tanto per aiutarmi. Basta copiare il mio post, va bene anche uno screenshot. Ruberò solo due minuti del tuo tempo. La Sardegna è una Regione a statuto speciale e può a seconda dei fondi, integrare il Lea del ministero!! La e-mail dell’assessore Luigi Benedetto Arru è: [email protected]”.


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