Selargius, la verità di Nanni Pulli: “Noi, beffati dalla burocrazia”

La verità di Nanni Pulli sulla clamorosa esclusione delle sue liste a Selargius. La beffa arrivata proprio al fotofinish, allo scadere della presentazione. Pulli spiega tutto in una lunga lettera aperta


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La verità di Nanni Pulli sulla clamorosa esclusione delle sue liste a Selargius. La beffa arrivata proprio al fotofinish, allo scadere della presentazione. Pulli spiega in una lunga lettera aperta: “Siamo partiti con una lista civica, un programma e tanta volontà, nel cammino si sono aggiunte prima l’anima sardista, successivamente un’anima centrista, ancora un’anima socialista, che avrebbe garantito la pluralità della coalizione, spogliatasi dalle beghe partitiche accomunate dal bene della cittadina, come d’altronde il nostro programma prevede.

Poi arriva il concentrarsi sull’aspetto tecnico, la ricerca di candidati e di tutti coloro i quali avrebbero dovuto sottoscrivere, tutti pronti, non senza difficoltà anche perchè la popolazione non vuole esporsi, scontenta e sfiduciata.

Volevamo chiudere le liste a 20 e presentarci in 4, dopo di che, dato che noi non abbiamo consiglieri comunali a disposizione, ci siamo affidati alla presenza dei Centristi per la Sardegna che hanno come patrimonio un Consigliere nell’Area Vasta, che secondo la normativa sarebbe dovuto essere parificato ad un Consigliere Provinciale, però il Sindaco Metropolitano non ha certificato il Consigliere Metropolitano come atto alla certificazione ad una settimana dalla presentazione, pertanto ci siamo rivolti ad alcuni Notai, che per gli eventi successi nelle ultime amministrative sono stati molto reticenti ad assumersi le responsabilità sino a che uno accediò, però per motivi tecnici, seppur riducendoci a due liste da 24, divenne impossibile portare quasi 500 persone alla sottoscrizione nell’arco dei due giorni precedenti alla presentazione.

L’alternativa sarebbe stata quella di portare il notaio (impegni permettendo) in giro per le famiglie che ci hanno appoggiato, far capire le motivazioni e pagarlo per le firme e per il tempo, che facendo due calcoli sarebbe stato un costo molto elevato.

Senza contare che questo rimandare di ora in ora, diventava sempre più un’arma di ricatto, sfociato anche con richieste di apparentamento, che per noi sarebbe stato deleterio, come anche nei messaggi di stima successivi, dando piena disponibilità di alcuni consiglieri comunali, che avrebbe minato la nostra autonomia intelletuale nel proseguo della campagna.

Sicuri di essere alternativa a questo sistema, se la burocrazia non ci permette di partecipare alla competizione, dato che non abbiamo mai avuto un attaccamento alle poltrone, non ci ha scosso. Ai candidati consigliere, abbiamo sempre detto che noi, facciamo politica tutti i giorni, con il nostro lavoro, incontrando la gente, ascoltando i loro problemi e cercando di risolverli.

DA SEMPRE, chi mi conosce sa che il mio laboratorio raccoglie tante impressioni, impressioni che hanno permesso in questi anni di realizzare questo programma, che bipartisan hanno prima deriso, poi hanno colto che alla fine era il vero desiderio della collettività, questo per noi è stato un altissimo riconoscimento, i dati dei sondaggisti locali ci davano in buon vantaggio, però forti della nostra autonomia non abbiamo voluto accedere a compromessi, inoltre, noto che nell’area vasta non siamo i soli ad aver dovuto rinunciare, probabilmente per situazioni similiari.

A seguito le liste che si sarebbero presentate, formate da personalità di Selargius, molte di esse nuove al mondo politico, che avrebbero dato man forte ai progetti, tutti con un lavoro che li sostiene, avrebbero svolto il loro compito con dedizione.

Dal Sarto, al Chirurgo del Marino, dal Fioraio del cimitero al referente della Radio locale, tutti alla loro prima esperienza però da sempre impegnati nella collettività.

Scorrendo i nomi presentati ho visto che, quasi nessuna lista sia chiusa a 24, con un paio di liste che all’alfabetico scelgono di mettere i cavalli di razza prima, questo denota che gli spazi per gli altri si riducono, sono tutti segni di poca democrazia.

Era necessaria una spiegazione sarà stata lunga ma gli oltre 2 chili di documentazione pronta sono altrettanto sinonimo di lunghi giorni di lavoro che andavano giustificati.

In questi giorni decideremo cosa fare in questa campagna, ci spiace dover lasciare il campo, destinando Selargius a una delle componenti che proprio noi abbiamo messo in discussione e alle quali, ovviamente, non avremmo potuto chiedere sostegno, sostegno che avremmo dovuto pagare con interessi successivamente.

È stata una scelta difficile però, coerente e autonoma”.


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