Scontro Zedda-Arru, entrambi candidati Pd: “Rispetti l’assessore: anche noi voteremo Zedda, lui deve essere super partes”

Guerra aperta tra i due candidati del Pd. Zedda, candidato governatore, aveva detto di Arru: “Non si doveva candidare, non risponde neanche al telefono”: Secca replica dei sostenitori di Arru in una lettera aperta: “Gli ricordiamo quel rispetto da lui dovuto come super partes, ossia, si sa che in campagna elettorale ci stanno sempre le preferenze pro e contro, gli chiediamo dunque rispetto del nostro candidato Luigi Arru e di noi sostenitori che porteranno a lui la preferenza, Arru è corretto nel sostenerlo”


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In queste ore da alcune testate giornalistiche apprendiamo di una dichiarazione che vogliamo non prendere troppo sul serio, che si è lasciata andare all’incontro a Muravera il nostro candidato Massimo Zedda, probabilmente un pò distratto mentalmente da altre situazioni di tensioni più preoccupanti come la situazione del latte dei pastori. Ci riferiamo alle parole rivolte alla candidatura del nostro gradito candidato Luigi Arru, Assessore Sanità, che può parlare alla Sardegna dei diversi risultati concreti raggiunti in materia sanitaria e delle politiche sociali, in un inizio di riforma che nella sua complessità, richiede ovviamente ancora tanto impegno e lavoro.

 Massimo Zedda in occasione del tavolo del centrosinistra all’Hotel Panorama di Cagliari dove è stato fatto fatto il punto sul progetto di governo e sulla composizione delle liste in vista del voto del 24 febbraio, fu molto chiaro nell’esprimere il suo netto disappunto sulle polemiche alzate nei confronti della candidatura degli attuali Assessori uscenti perchè potessero avere il loro confronto diretto con l’elettorato. E ciò doveva essere, al di là della difficoltà del compito sopratutto per alcuni, come per l’Assessore regionale alla Sanità, che si è trovato a dover cominciare riforme che nella scorsa legislatura la Giunta Cappellacci non è arrivata ad affrontare, con la conseguenza di trovarsi a dover correggere procedure burocratiche e amministrative non idonee, su cui alcuni hanno marciato in questi anni, e ad avviare il sistema di riforme previsti dagli standard di sicurezza, qualità e di efficienza previsti dal DM70. L’inizio è sempre la fase più difficoltosa, ma che lo ha esposto comunque; sino a giungere ai primi risultati che sono stati soddisfacenti. C’è poi ancora tanto da lavorare.

 

Massimo Zedda, così come da lui pronunciato, dichiarò: «Non è vero – ha fatto sapere – che avrei messo il veto sugli assessori della giunta Pigliaru. È vero invece che, intorno a noi, vorrei coinvolgere più gente possibile. Dobbiamo dimostrare di essere uniti seppure nelle nostre diversità». (dall’articolo de La Nuova Sardegna del 6 gennaio 2019).

Ed ecco che noi apparteniamo, come tanti altri nostri amici e conoscenti, proprio a quelle persone che ci siamo sentite coinvolte in queste elezioni dalla democrazia del rispetto da parte di Massimo Zedda alla diversità delle competenze di ciascun candidato. Competenze che devono poter essere una ricchezza di un gruppo politico/Istituzionale, ancor più dietro a risultati riscontrati già dal lavoro di alcuni che non vuol dire ovviamente pensare di aver risolto tutto e concluso un lavoro di riforme di una certa complessità.

 

Dietro le parole apprese del Sindaco di Cagliari di un certo tenore inopportuno, ma ripetiamo, siamo certi si sia trattato di una situazione di tensione e distrazione mentale per altre preoccupazioni a situazioni che nella giornata di mercoledì sono state trattate anche in Regione, gli ricordiamo quel rispetto da lui dovuto come super partes, ossia, si sa che in campagna elettorale ci stanno sempre le preferenze pro e contro, gli chiediamo dunque rispetto del nostro candidato Luigi Arru e di noi sostenitori che porteranno a lui la preferenza, Arru è corretto nel sostenerlo. Ricordiamo infine al Sindaco che l’Assessore oltre al suo incarico politico si occupa di Sanità per specializzazioni acquisite. Un medico bravo che si è fatto conoscere per la sua umanità nella cura dei pazienti di leucemia e altre patologie.

Salire alla Presidenza della Regione non significa pensare di poter dettare l’organizzazione del Consiglio regionale, due organismi distinti, e le commissioni consiliari devono poter essere formate sulla base delle materie di competenza dei singoli Consiglieri eletti proprio per quello che l’elettorato che li ha votati sanno, sono competenti di assolvere.

 

A Massimo Zedda rivolgo dunque questa lettera che è anche il pensiero di tutti noi sostenitori di Luigi Arru, tra di noi in contatto, e che stiamo armonizzando questa sfida, nell’auspicio che questo episodio rimanga chiuso e che si continui la campagna elettorale nel rispetto di tutti.

 Elisabetta Caredda


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