“Scommettiamo su di te”, il no al gioco d’azzardo patologico parte da Alghero

La battaglia della Sardegna contro l’azzardopatia parte da Alghero. Lunedì alle 18.30 la sala conferenze del Quarter di largo San Francesco ospiterà il primo dei trenta incontri pubblici


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La battaglia della Sardegna contro l’azzardopatia parte da Alghero. Lunedì alle 18.30 la sala conferenze del Quarter di largo San Francesco ospiterà il primo dei trenta incontri pubblici previsti da Azzardopatia – Scommettiamo su di te, progetto di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico finanziato dall’assessorato regionale dell’Istruzione, che coinvolgerà scuole e istituzioni sarde contro un fenomeno dilagante. «Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di una dipendenza che in Sardegna ha raggiunto dimensioni allarmanti e vogliamo spingere le istituzioni a intervenire sulla prevenzione», ha annunciato ieri Lisa Benvenuto, rappresentante dell’associazione Crew, in occasione del varo della campagna di  comunicazione.

L’associazione Crew di Sassari è capofila del progetto pensato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti da questa nuova dipendenza e intervenire sulla prevenzione. Trenta incontri pubblici in tutta l’isola, venti istituti scolastici coinvolti, operatori del settore, istituzioni pubbliche e operatori privati direttamente interessati dal fenomeno che saranno chiamati a collaborare. E ancora eventi teatrali, attività di animazione, comunicazione e informazione. Persino due concorsi per la creazione di un videospot, ma anche l’appoggio dei Comuni di Sassari e Alghero, della presidenza del consiglio regionale e della Comunità Mondo X per il recupero dalle dipendenze.

Non è un caso che si parta da Alghero. L’amministrazione della città catalana è l’unica ad aver sfidato il vuoto normativo con un’ordinanza che individua i luoghi sensibili e fissa le distanze consentite per installare sale giochi e slot. La Sardegna è una delle regioni in Italia che ancora non si è dotata di una legge regionale che regolamenti il settore, con azioni di limitazione nell’installazione di slot machines o altri giochi d’azzardo nelle prossimità dei luoghi sensibili. Il 23 maggio scorso è stata depositata in consiglio una nuova proposta di legge per contrastare il dilagare del fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

Ancora più recente è l’approvazione delle manovre di contrasto previste dal governo nazionale attraverso il Decreto Dignità. Più volte, negli ultimi giorni, la stampa ha riportato riflessioni di politici, psicologi e operatori del settore sull’opportunità di lavorare affinché aumenti la percezione dei pericoli legati al gioco d’azzardo, mal identificato negli ultimi vent’anni col neologismo ludopatia. L’incontro di domani, così come tutta la campagna di comunicazione e animazione territoriale, servirà proprio per fare dei passi avanti lungo il percorso culturale, sociale, politico e amministrativo necessario affinché l’approvazione della legge regionale diventi prioritaria e subisca un impulso decisivo.