Sassari, premio alla Carriera del Sardinia Film Festival ad Andrej Konchalovskji

Sassari, premio alla Carriera ad Andrej Konchalowskji: “Amo i festival come il Sardinia, sono fatti col cuore”


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«Amo l’Italia. Amo i festival come il Sardinia, che per me ha la stessa importanza dei grandi festival come Venezia». Andrej Konchalovskji, arrivato ieri pomeriggio intorno alle 18.30 al Teatro Civico, ha avuto parole di grande apprezzamento per il Premio internazionale del cortometraggio organizzato dal Cineclub Sassari Ficc.

«Spero che il ricordo di questo festival rimarrà per molto tempo – ha affermato il regista –. Sono cosciente che è più difficile realizzare manifestazioni come questa che non quella di Cannes, dove piovono molti soldi. Contesti come il Sardinia nascono davvero dall’entusiasmo, lo si fa per amore, e questo è molto importante».

Il regista di “Tango & Cash” e “A trenta secondi dalla fine” si è reso subito disponibile per un incontro con la stampa, per poi intrattenersi a lungo con il pubblico, rispondendo alle domande della giornalista del Manifesto, Silvana Silvestri.

Dal salottino allestito sul palcoscenico di Palazzo di Città, Konchalovskji ha sorpreso tutti sfoderando un discreto italiano, con il quale si è confrontato a tu per tu con gli spettatori, nonostante la presenza di un interprete per le traduzioni dal russo e uno per le traduzioni dall’inglese predisposti dall’organizzazione.

Nelle parole dell’artista, la vita hollywoodiana sembra lontana anni luce. Lui che ha lavorato con personaggi del calibro di Sylvester Stallone o Kurt Russel, ora predilige attori anonimi.

La sua ora è un’altra vita – ammette – i film americani non permettono di riflettere, perché danno certezze, mentre le domande spesso sono più importanti delle risposte, perché il senso della vita è il mistero.

Se le produzioni danno molta importanza alla grande diffusione dei film, a suo parere è più importante la qualità rispetto alla quantità. «Il problema nostro tempo è che la popolarità equivale ad autorità. Certo prima succedeva il contrario. E questa è una vittoria della libertà, ma anche una vittoria del mercato. È triste, ma penso che sia inevitabile».

In serata, mentre in sala veniva proiettato il suo film “Paradise”, Konchalovskji ha ricevuto il Premio alla carriera, consegnato dalle mani dello staff coordinato da Marta Manconi. Una bella scultura stilizzata in argento di un suonatore di launeddas.

Oggi (12 luglio) il calendario del Sardinia Film Festival prosegue alle 16 con il convegno a tema “Accessibilità culturale e inclusione sociale” al Teatro Civico, dove più tardi sarà proiettata l’animazione “Pets, vita da animali”, con l’adattamento di ambiente Autism Friendly per accogliere anche i bambini e i ragazzi nello spettro autistico, grazie alla collaborazione di ANGSA Sassari Onlus.

Alle 21, come omaggio ai fratelli Taviani, sarà presentato l’ultimo film di Paolo e Vittorio, “Una Questione Privata”, a ingresso libero, reso accessibile per le persone cieche e sorde attraverso i servizi di audio-descrizione e di sottotitolazione.

Domani 13 luglio si terrà invece il momento clou della manifestazione, il gran finale con la premiazione di tutti i vincitori delle sezioni in concorso. Tra i riconoscimenti concessi dal Premio internazionale del cortometraggio vi sono la Medaglia del Presidente della Repubblica al primo classificato assoluto della rassegna (scelto tra i film vincitori di ogni sezione), la Medaglia del Presidente della Camera al miglior film a tematica sociale e la Medaglia del Presidente del Senato a una personalità che si sia particolarmente distinta nel campo dell’arte, della cultura e del sociale.

 Altri importanti riconoscimenti sono il Premio UnipolSai al miglior autore straniero sotto i trentacinque anni, il Premio Sillumina SIAE-Mibact al miglior autore italiano sotto i trentacinque anni, il Premio Villanova Monteleone al miglior documentario italiano e il Premio Bosa Animation Award alla migliore animazione.

La serata inizia alle 21 con la proiezione dei tre cortometraggi finalisti della sezione School under 18. Si chiude in note con “Cinema & Musica Buster Keaton in ONE WEEK (1920)” , accompagnamento musicale live originale a cura del gMc jazz quartet.


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