Sarroch, 50 futuri ingegneri a lezione alla Saras

Per consentire ai futuri ingegneri di toccare con mano l’”attuale futuro”, il laboratorio Digital del sito industriale della controllata Sarlux ha accolto oggi oltre 50 studenti dell’Università di Cagliari, facoltà di Ingegneria Chimica, Meccanica ed Elettronica, e dell’Istituto tecnico-Liceo delle scienze applicate “Giua” A loro il Team digital ha illustrato i primi progetti pilota avviati a inizio 2017


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Realtà virtuale per formare gli operatori in modo più efficace, algoritmi che consentano di ottimizzare il ciclo operativo degli impianti. Ancora, un sistema di connessione tra i dispositivi di protezione (casco, cuffie, rilevatore) e sala controllo per far sentire l’operatore in campo sempre affiancato dai colleghi che possano supportarlo. Inoltre, dotato di particolari tablet, l’operatore potrà registrare le informazioni che raccoglie in campo e trasformarle in patrimonio di conoscenza comune. Sono solo alcune delle innovazioni progettate nell’ambito del programma #digitalSaras, una serie di iniziative che permettono già oggi di delineare la raffineria 4.0.

Proprio per consentire ai futuri ingegneri di toccare con mano l’”attuale futuro”, il laboratorio Digital del sito industriale della controllata Sarlux ha accolto oggi oltre 50 studenti dell’Università di Cagliari, facoltà di Ingegneria Chimica, Meccanica ed Elettronica, e dell’Istituto tecnico-Liceo delle scienze applicate “Giua”, sempre del capoluogo. A loro il Team digital ha illustrato i primi progetti pilota avviati a inizio 2017, alcuni dei quali entrano ora in fase di industrializzazione. Non è l’avvio della quarta rivoluzione industriale, per Sarroch, che vede i suoi impianti già al centro di diversi progetti digital: è già in fase avanzata, ad esempio, la riproduzione in 3D delle migliaia di attrezzature, strumento per un controllo sempre più efficace dell’affidabilità delle apparecchiature. Tuttavia, l’entrata a regime di alcuni piloti è uno spartiacque importante, che l’azienda ha voluto condividere con gli studenti. “La gestione dei big data e l’applicazione delle altre tecnologie dell’Industry 4.0 ci consentiranno di migliorare i nostri processi a costi sostenibili, per restare uno degli operatori leader della raffinazione”, ha detto ai giovani Dario Scaffardi, vice presidente esecutivo e direttore generale Saras.

 

Le informazioni, ovvero i dati, sono il motore di questa trasformazione anche secondo il direttore Pianificazione e Sviluppo, cui fa capo il progetto Digital, Giuseppe Citterio: La capacità di analizzare e sfruttare questi dati rappresenta la nuova ricchezza del nostro tempo”.

#digitalSaras – evoluzione tecnologica e di mentalità Il nome del programma non è stato scelto a caso, perché oltre alla tecnologia il piano varato nel 2017 riguarda molteplici aspetti della vita aziendale.

Ricerca: l’approccio sistematico ha fatto partire sostanzialmente una fase di ricerca costante di applicazioni adatte alla raffineria: di 80 possibili utilizzi ne sono stati scelti 24, in base a razionali quali la capacità di migliorare il lavoro delle persone, costi e fattibilità, poi sono stati lanciati i 10 progetti pilota. Ora si passa alla fase di industrializzazione per gran parte di essi: l’uso del tablet per gli elettricisti (cassettisti) e per gli operatori, i dispositivi di protezione connessi alla sala controllo, la piattaforma di comunicazione che consente di strutturare e archiviare le informazioni che, turno per turno, vengono raccolte da processisti e quadristi. E ancora, l’analisi massiccia dei dati forniti dagli impianti consente di creare algoritmi che forniranno ai tecnologi indicazioni sul ciclo di lavorazione dei gassificatori della centrale IGCC, ad esempio, fornendo anche – nel contempo – un importante strumento al management nella pianificazione strategica.

 

Organizzazione del lavoro: Per rendere questo processo fluido ed efficace, è stato adottato il metodo “agile” calato in un contesto inusuale, rispetto alla tradizione del settore. Uno spazio, quello del laboratorio Industry 4.0 di Sarroch, sede dell’Open day, capace di agevolare la collaborazione tra professionalità: dagli ingegneri di processo ai capiturno, passando per gli addetti alla sicurezza, sfruttano gli spazi comuni, le sale riunioni attrezzate con telecamere e maxi-schermi touchscreen, la stand up meeting room, per lavorare assieme.

 Formazione: Workshop e materiale informativo sulla quarta rivoluzione industriale, con iniziative che coinvolgono i dipendenti a diversi livelli dell’organizzazione. A questi eventi interni partecipano esperti di livello internazionale sui vari temi, dalla digitalizzazione alla evoluzione del mercato energetico mondiale, con i suoi scenari in continua evoluzione.

 

 

 

(f.m.)