Capo Frasca, prosegue stop alle esercitazioni militari per le proteste

I pescatori dell’oristanese non ci stanno e continuano a bloccare le esercitazioni militari: chiedono la riperimentazione delle acque interdette e gli indennizzi per il fermo pesca bloccati da anni. 


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 Capo Frasca, prosegue la protesta dei pescatori delle marinerie dell’oristanese che ormai da piu di una settimana stanno bloccando le attività delle esercitazioni militari in mare. Stanchi dei limiti imposti da queste e dagli indennizzi per il fermo pesca che non arrivano da  anni.

“La Regione e il presidente Pigliaru sono impegnati in prima persona perché vengano riequilibrate in tempi celeri le troppe interdizioni che oggi danneggiano i pescatori di Capo Frasca”. Lo ha ribadito ieri, al Museo del mare di Marceddì, l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi durante un incontro con una rappresentanza dei pescatori che in questi giorni stanno protestando nelle acque antistanti il poligono di tiro NATO.

 

Soluzione celere. “Siamo solidali coi pescatori”, ha detto Falchi. “Per portare avanti il presidio hanno sottratto tempo al lavoro e investito energie e risorse, ma la loro protesta è utile perché ha dimostrato che il tempo dell’attesa è ormai finito. È una partita molto delicata e di grande importanza: il presidente Pigliaru – ha spiegato l’esponente della Giunta – ha più volte scritto al ministero della Difesa e alla Presidenza del Consiglio su questo tema, anche proponendo che la questione Capo Frasca venga stralciata dalla discussione generale sulle servitù e risolta con tempistiche urgenti. È necessario trovare al più presto un punto di equilibrio tra le esigenze della Difesa nazionale e le esigenze delle marinerie del golfo di Oristano”.

 

 


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