La Maddalena, hanno vinto i cittadini: salvo il punto nascite

Manuela Serra, senatrice del M5S: “Il governo e la Regione, dopo una convinta battaglia di cittadini e comitati spontanei, hanno fatto un passo indietro”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Il governo e la regione, dopo una convinta battaglia di cittadini e comitati spontanei, hanno fatto un passo indietro, ne è prova il piano di riqualificazione dell’assistenza sanitaria e socio sanitaria dell’ospedale Paolo Merlo che prevede il mantenimento in funzione del punto nascita. Un risultato inaspettato, soprattutto nei tempi, che permette di garantire il diritto alla salute delle mamme e dei loro bambini. Sulla vicenda all’inizio di marzo ho presentato in Senato l’interrogazione n°3-03551 a mia prima firma indirizzata al ministro Lorenzin”, afferma la senatrice Manuela Serra del M5s. 

“La scelta di chiudere il punto nascita di La Maddalena – continua Serra – rischiava di mettere in serio pericolo la salute delle neo mamme e dei loro piccoli, oltre ad essere un caso di palese arretramento rispetto al riconoscimento del diritto alla salute dei cittadini.” La soluzione che è stata prospettata prevede la rotazione degli operatori sanitari, ginecologi e ostetriche, tra l’Hub di Olbia e lo spok di La Maddalena, in modo da garantire l’avvicendamento del personale nei due presidi ospedalieri assicurando così l’assistenza sia ordinaria che di emergenza. Questo permetterà di superare il problema del limite delle 500 nascite, che non viene soddisfatto dal punto nascita del Paolo Merlo. In tal modo, verranno garantiti standard adeguati delle prestazioni sanitarie erogate e verrà rispettata la normativa.

“Siamo piacevolmente sorpresi – conclude Manuela Serra – di questa scelta adottata in tempi ragionevoli rispetto alle richieste dei mesi scorsi provenienti da varie parti. Sono stati tanti, infatti, i cittadini, non solo residenti a La Maddalena, che hanno deciso di dare battaglia assieme a noi per vedere riconosciti i diritti fondamentali e irrinunciabili del cittadino.”


In questo articolo: