Processo Quirra, allevatori in rivolta: “Ridateci le nostre terre”

Dopo un anno e mezzo è ripreso questa mattina il processo sui veleni di Quirra. In prima linea gli allevatori costretti a pagare il prezzo più alto: “Vogliamo sapere di chi sono le responsabilità”


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Questa mattina Coldiretti Nuoro Ogliastra era presente a Lanusei dove è ripreso il processo sui cosiddetti veleni di Quirra.

Il presidente e il direttore, Simone Cualbu e Alessandro Serra, e il vice presidente Vincenzo Cannas, insieme ad una delegazione di allevatori hanno voluto ribadire e ricordare con la loro presenza che il tempo non ha cancellato “la nostra posizione”.

 

“Ci siamo schierati fin dal primo momento con gli allevatori – ricorda Simone Cualbu – e abbiamo continuato a farlo sempre anche quando i riflettori mediatici si sono spenti. Oggi lo abbiamo voluto ribadire con la nostra presenza. Saremo al loro fianco fino alla fine, continueremo la battaglia giudiziaria fino al riconoscimento dei loro diritti che secondo noi sono stati calpestati”.

 

“Nessuno si è preoccupato del destino degli oltre 60 allevatori che hanno costretto ad abbandonare le terre – ricorda Alessandro Serra –. Siamo convinti che dovevano restare al loro posto anche perché si tratta di aree in cui si poteva tranquillamente continuare a fare allevamento. Come sempre è facile calpestare i diritti dei più deboli e si cerca di camuffare sulle loro spalle le responsabilità di altri. Come ha ben detto il nostro avvocato Marco Pilia, vogliamo che emerga la verità e le responsabilità, solo cosi siamo certi che saranno riconosciuti i diritti degli allevatori”.

 


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