Mamone, la situazione è critica: detenuti in sciopero della fame

Aperta una vertenza sindacale per denunciare la situazione di gravità nella quale versa l’Istituto penitenziario di Mamone


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Vertenza sindacale aperta per la situazione di criticità  della cara circondariale Mamone. La Cisl con un comunicato stampa denuncia la grave situazione in cui versa l’Istituto penitenziario di Mamone.

“La Polizia penitenziaria, finanche il Personale civile amministrativo, si sta impegnando con il massimo delle forze per mandare avanti la Colonia Agricola ma dall’Amministrazione fino ad oggi non ha trovato nessun sostegno, anzi ci si è purtroppo accorti della poca attenzione alle problematiche da parte del Direttore e del Comandante di reparto e questo ha comportato un allontanamento dai lavoratori che difficilmente potrà essere recuperato. Quello che si è verificato e si sta verificando è umiliante e vergognoso  Mamone in taluni Uffici continuano a fare il cattivo e il brutto tempo…di bello c’è solo il paesaggio. Il tutto si riversa inesorabilmente e negativamente sul Personale e comunque su tutti coloro i quali vivono l’Istituto penitenziario. In data odierna i detenuti hanno iniziato lo sciopero della fame e stanno attuando varie forme di protesta ed il Personale di Polizia penitenziaria, nonostante sotto Organico, deve sempre cercare di risolvere problemi che altri creano. La Polizia penitenziaria a Mamone ha fatto il possibile così come lo hanno fatto gli educatori nel far mantenere la calma ai reclusi. L’impegno costante del Personale viene ricambiato con delle azioni e prese di posizione del Direttore che mai prima si erano verificate. A Mamone, ZONA DISAGIATA, l’Amministrazione ha pensato bene di limitare l’uso della caserma agenti. Come farà il Comandante di Reparto ad avere uomini a disposizione, cioè quello che accade oggi, se poi gli stessi uomini non possono usufruire pienamente di una camera specialmente in quei giorni invernali dove il Personale è stato indispensabile per risolvere problematiche di ogni genere. Che poi sono camere non idonee e quindi non a norma per come deve essere applicata la Circolare ministeriale sul casermaggio. L’Amministrazione deve risolvere i problemi esistenti e non crearne altri. Intanto per non vivere in mezzo al lerciume gli agenti portano da casa le buste della spazzatura e detersivi. I detenuti pur di non deludere l’Amministrazione nel lavoro a loro assegnato si acquistano detersivo per le pulizie, guanti da lavoro etc. non è forse ridicolo e da presa in giro tutto questo ? Crediamo proprio di sì. Mai come in quest’ultimo periodo abbiamo avuto la chiusura a singhiozzo dell’Officina e dell’Agricola assolutamente necessari in Colonia, ancora peggio la MOF che “funziona” a giorni alterni perché non hanno a disposizione ciò che serve per gli interventi di manutenzione. Si sono letteralmente smontate due sezioni per sistemarne altre invece di acquistare il materiale necessario. Come il Personale del Reparto a Cavallo che per uscire in servizio di pattuglia usa la propria attrezzattura ed anche qui non è che mancano le richieste di acquisto, così come le richieste per il mantenimento dei cavalli…perché non si interviene ? Molte altre sono le problematiche che devono essere affrontate e risolte specialmente quelle inerenti la sicurezza e la salute o quelle che per forza di cose si estendono su esse, come il non funzionamento dei depuratori, dei gruppi elettrogeni, delle nuove cucine a induzione e dei pannelli solari. Mezzi di trasporto e strumenti inefficienti ed ormai inadeguati. Com’è che l’Amministrazione spende centinaia di miglia di euro ma non funziona nulla ? E pure la Polizia penitenziaria queste anomalie le ha segnalate innumerevoli volte ma nessuno è mai intervenuto. Come si può pensare positivamente su una gestione del genere, quali scusanti si possono presentare per questo modus operandi fallimentare. La quanto mai inesperta gestione del Personale di Polizia penitenziaria è un’altra pecca di questa Amministrazione che ha dato il comando dell’Istituto penitenziario ad un Comandante inesperto. Nei vari turni di servizio il Personale non è ripartito equamente, addirittura vi sono più unita in servizio la sera che non la mattina dove si concentrano maggiormente i movimenti dei detenuti. L’Ufficio Comando è quasi sempre sguarnito e il Personale che lavora nelle sezioni detentive si trova in difficoltà nel dare risposte ai detenuti. Nella maggior parte delle volte il Personale che svolge servizio ai colloqui viene recuperato da altre Unità Operative. All’NTP, anche qui, il Personale viene recuperato dalle altre UU.OO. in quanto sono solo in due. Un caos totale che il Comandante attuale non riesce più a ordinare. La visita del Capo del Dipartimento pare non abbia sortito nessun effetto tante che la situazione invece di migliorare man mano è peggiorata.”


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