Abbanoa, tra i principali investitori a livello nazionale

Oltre 50 milioni di euro di investimenti nel 2016 in Sardegna ad opera di Abbanoa, di cui 33,85 milioni da tariffa (frutto dei ricavi da bolletta) e 19,45 milioni relativi a opere finanziate (frutto di finanziamenti pubblici).

 


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Appalti da mettere in cantiere. Per quanto riguarda il 2017, ai 2 maxi appalti per 100 milioni di euro i cui bandi sono stati pubblicati a fine giugno – interventi di manutenzioni ordinarie e straordinarie sulle reti idriche e fognarie – si aggiungono 98 milioni di euro da destinare a interventi volti a ridurre le perdite di rete e altri 70 milioni per gli appalti di conduzione degli impianti di depurazione in scadenza a fine ottobre.

Con un valore complessivo di oltre 250 milioni di euro Abbanoa anche nel 2017 si conferma, quindi, primo investitore della Sardegna e tra i primi 10 a livello nazionale: AbbanoaSmat, MM, Iren, Hera, Acquedotto Pugliese, Gruppo CAP, Acea, Abc Napoli e Veritas sono infatti i 10 principali attori del settore idrico in Italia, rappresentano circa il 50% del mercato e nel 2016 hanno investito oltre 900 milioni di euro.

Oltre un quarto dei ricavi generati da queste aziende è stato destinato agli investimenti, cifra destinata a crescere ulteriormente in futuro (fonte Agici per il Workshop Annuale sul Servizio Idrico Integrato).

 

Un trend che per quanto riguarda Abbanoa si conferma positivo anche nel primo semestre del 2017. A testimoniarlo anche i dati della Cna, Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e  Media impresa, resi noti appena qualche giorno fa, secondo cui “nel corso dell’estete il mercato regionale dei lavori pubblici mostra segnali di ripresa”. A tenere banco, si legge sempre nel dossier della Cna,  sono i maxi appalti banditi dai grandi committenti, Abbanoa e Anas. I segnali positivi riguardano infatti la fascia superiore ai 5 milioni di euro.

“In Sardegna reti e impianti sono vecchi e in molti casi sottodimensionati. Ancora oggi in alcune zone manca la conoscenza precisa dei tracciati delle reti idriche e fognarie – spiega l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti –  Abbanoa  sta facendo fronte a queste emergenze mettendo in campo le tecnologie più avanzate, accelerando gli investimenti e chiamando alla collaborazione imprese e professionisti. Abbiamo riattivato investimenti che dal 2008 non erano ancora arrivati alla soglia della procedura di gara e attraverso importanti interventi di efficientamento stiamo mettendo ordine in un sistema precario e obsoleto”.

Un freno chiamato burocrazia. Le principali criticità lungo il cammino che porta dallo stanziamento della risorsa alla realizzazione dell’opera, sono appunto legate all’ottenimento delle autorizzazioni e approvazioni di legge che coinvolgono spesso numerosi Enti con tempi di riscontro che vanno ben oltre quelli stabiliti dalla normativa vigente in materia. In particolar modo in caso di opere a rete di elevata estensione, le aree oggetto di intervento ricadono in zone sottoposte a numerosi vincoli (PAI, PPR, SIC, ZPS, Archeologici, ecc.) con conseguente allungamento dei tempi autorizzativi.

I progetti in cantiere. Tra i progetti più innovativi, realizzati e in fase di realizzazione, ne rientrano sicuramente tre: la manutenzione straordinaria (progettazione esecutiva) di due tratti dell’adduttrice per Bosa dello schema acquedottistico “Temo” nei rami Barasumene-Monte Contra e Monte Contra-Bosa Centro con tecniche di relining no-dig (senza scavo); la realizzazione di impianti di fitodepurazione (depurazione degli scarichi attraverso le piante); il “Progetto Oliena” già realizzato con Hitachi di efficientamento idraulico, energetico e gestionale (ingegnerizzazione) della rete orientato alla lotta alle perdite idriche, a cui seguiranno progetti in 30 comuni che verranno scelti fra quelli che  hanno le percentuali di perdite più elevate e che faranno da apripista ad un progetto ambizioso che coinvolgerà 230 Comuni.  

 


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