Sardegna, partita vietata per venti bambini: “Colpa dei prezzi folli dei trasporti”

Niente partita, grande delusione per i bambini rimasti a terra a Palau. La denuncia di Dario Giagoni: “20 bambini, primi calci, della squadra calcistica del Santa Teresa Gallura, compresi i suoi accompagnatori, sono stati costretti a rimanere a Palau perché le tariffe per La Maddalena si sono rivelate insostenibili per le casse della società sportiva. Dopo estenuanti trattative con la compagnia di navigazione Delcomar, è stato proposto alla squadra un prezzo oneroso”.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Dario Giagoni, vice commissario della Lega in Sardegna, raccoglie un appello per tutelare lo sport nel territorio dell’isola. Nello specifico viene sottolineata la perdurante difficoltà per le società sportive sarde nel sostenere i costi di trasporto per raggiungere l’arcipelago di La Maddalena. La tratta marittima “Palau – La Maddalena” è operata da due società, una privata e una convenzionata con la Regione Sardegna per operare tariffe calmierate per i Maddalenini. Il prezzo del trasporto per tutti gli altri contribuenti sardi è invece lo stesso dei turisti e, in aggiunta, sono soggetti al pagamento della “tassa di sbarco”. Questa situazione va a incidere non solo sulla mobilità isolana ma danneggia anche le attività operanti sull’arcipelago. Dario Giagoni sottolinea la necessità di pari trattamento a prezzo convenzionato per tutti i sardi, soprattutto per la fruizione dell’ospedale, e per tutte le società sportive/no profit che necessitano del trasporto tramite il traghetto.

A conferma di ciò, è emblematico quanto accaduto ieri: 20 bambini, primi calci, della squadra calcistica del Santa Teresa Gallura, compresi i suoi accompagnatori, sono stati costretti a rimanere a Palau perché le tariffe di trasporto si sono rivelate insostenibili per le casse della società sportiva. Dopo estenuanti trattative con la compagnia di navigazione Delcomar, è stato proposto alla squadra un prezzo oneroso. Per simili realtà sportive che vivono di piccole sponsorizzazioni e tesseramenti, le cifre risultano improponibili pertanto la Dirigenza ha optato per rinunciare alla trasferta scatenando così la delusione per i bambini, mortificati nel desiderio di divertirsi e dimostrare il proprio talento sportivo. Ci si chiede come possano essere stabiliti prezzi esorbitanti quando la società in questione riceve contributi pubblici dalla Regione Sardegna per erogare un preciso servizio; la Lega ritiene sia pertanto necessario un chiarimento immediato. Tutti gli aspetti della gestione devono essere regolamentati nel Contratto di servizio che disciplina i rapporti tra la Regione e la compagnia concessionaria.

Giagoni sottolinea che il pendolarismo sportivo da e verso La Maddalena deve essere tutelato sia per le squadre ospiti sia per quelle domestiche che, altrimenti, risulterebbero isolate. La convenzione regionale dovrebbe prevedere simili deroghe e, a opinione della Lega, dovrebbe essere applicata a tutti i sardi per incentivare la fruizione integrale del proprio territorio. Il rischio che si corre è quello di far sprofondare La Maddalena in un isolamento totale che vedrebbe ricadute negative sul commercio nei periodi a bassa intensità turistica. Al contempo, il diritto di tutti i sardi alla mobilità sul proprio territorio né deve essere limitato né può risultare eccessivamente costoso dato che le società di trasporto ricevono importanti finanziamenti pubblici. La Lega, da sempre attenta alla tutela dell’arcipelago de la Maddalena, vuole contribuire al rilancio dei suoi servizi (come avvenne nelle interrogazioni a tutela del punto nascite) e vuole promuovere l’interazione tra le sue realtà sportive/culturali con il resto della regione. Si chiede pertanto alla Giunta Regionale una maggiore attenzione su queste tematiche affinché non perduri un simile isolamento dettato da costi eccessivi che mortificano un’intera realtà sportiva e, soprattutto, sociale.


In questo articolo: