Sardegna, la vittoria delle donne: “Ma non godremo di privilegi”

La vittoria delle donne sarde: in politica conteranno finalmente di più. “Finalmente saremo al passo delle Regioni più evolute, ma non godremo di privilegi”: Ecco cosa cambia col voto di ieri


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Di Jacopo Norfo

La vittoria delle donne sarde: in politica conteranno finalmente di più. Attualmente sono appena 4, in un Consiglio regionale quasi per soli uomini. E invece nei Comuni sono già tante ad amministrare, con quella fermezza e quel buon senso che al “sesso forte” a volte manca davvero. Il via libera alla doppia preferenza di genere, arrivato ieri sera, sarà forse una trovata elettorale ma è un passo avanti verso la civiltà. Significa dare più vantaggio agli elettori, che alle prossime elezioni regionali avranno la possibilità di votare un uomo e una donna della stessa lista, sempre a propria discrezione. Ma cosa cambia davvero? Lo spiega nei dettagli la “sindaca” di Pula Carla Medau, in prima linea in questa battaglia insieme a tante altre amministratrici sarde. “Il Consiglio Regionale ha segnato una pagina importante per la democrazia approvando con 50 voti a favore e 2 contrari la legge sulla dpg- spiega Carla Medau- finalmente dopo 14 anni colmiamo una lacuna normativa che non consentiva un’ adeguata presenza di donne nella massima Assemblea Sarda.

Le donne non godranno di privilegi! Dovranno essere votate esattamente come prima! All’ elettore viene data un opportunità, non è un obbligo ma la facoltà di esprimere due preferenze.Sono certa che una rappresentanza più equilibrata tra uomini e donne consentirà alla Sardegna di avviare politiche di sviluppo più complete ed inclusive, di stare al passo con le regioni più evolute, e rappresentare in modo più compiuto tutte le istanze e i problemi che provengono della società Sarda”. Ma il successo di questo voto è anche delle tante associazioni come Heminas che da mesi combattevano per un semplice diritto.


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