Sardegna, beffa per i pescatori: “Tonno rosso pescato solo da campani e siciliani”

I mari dell’Isola abbondano di tonni rossi e le marinerie sono seconde, per dimensioni, in Italia: “Le nuove quote favoriscono campani e siculi, i pescatori sardi esclusi e messi all’angolo”


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“La Sardegna è stata esclusa ancora una volta dalla distribuzione delle nuove quote incrementali previste per la pesca del tonno rosso, nonostante i mari della nostra isola abbondino di questa specie ittica e le marinerie sarde siano le seconde a livello nazionale per organizzazione e dimensioni. – a dichiararlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde – Lo sapevamo già da aprile, quando il gruppo di Forza Italia aveva denunciato l’esclusione con una mozione ignorata da Pigliaru. Oggi abbiamo anche la certezza che la Regione Sardegna niente sta facendo per far cambiare idea al Governo italiano, che generosamente e inspiegabilmente continua ad aumentare le quote di pesca di tonno a favore delle solite e note 42 marinerie campane e sicule. A Roma, – precisa il consigliere regionale algherese – hanno deciso che anziché destinare gli aumenti delle quote  del tonno rosso alle marinerie della pesca artigianale,  come quella sarda che ha i requisiti, è preferibile ingrassare le posizioni delle marinerie della Campania e della Sicilia che già sono autorizzate alla pesca di questo pesce”.

A Cagliari “Pigliaru e i suoi paiono soddisfatti di questa singolare decisione del Governo e lasciano che il tonno dei mari della Sardegna venga pescato da campani e siciliani mente i sardi possono anche stare a guardare. E a margine -denuncia Tedde-  registriamo che l’assessore regionale Caria  invece di dialogare col sottosegretario Castiglione, che ha delega piena sulla pesca, annuncia trattative  con altri soggetti con scarse o nulle competenze. E, per di più, inciampando in una richiesta di aumento delle quote delle tonnare fisse sarde, peraltro già previsto da un articolo del decreto mezzogiorno. In buona sostanza, invece di fare pressione per ottenere nuove quote tonno per le barche da pesca del pesce spada sarde caldeggia un aumento per le tonnare fisse che già l’avranno. Un comportamento che non va certamente nella direzione della tutela degli interessi dell’economia dell’isola. Ma che disattende anche le indicazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo di procedere all’assegnazione delle quote contingentate in modo equo e, soprattutto, in favore della pesca artigianale. Sulla questione sono recentemente intervenute anche le associazioni di categoria delle marinerie di Sardegna, Liguria e Sicilia che hanno presentato al Ministero della Politiche Agricole e Forestali una proposta di ripartizione di nuove quote tonno in Italia in favore della pesca artigianale. Una proposta – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – che consentirebbe anche di superare l’esclusione delle marinerie sarde”.