di Marcello Roberto Marchi
Leggiamo su Casteddu on line una notizia che apre il cuore alla speranza di quanti sono costretti a sopportare i disagi anche fisici della ” movida ” cagliaritana : finalmente i controlli della Polizia Municipale e le sanzioni a chi abusa del suolo pubblico per fare i propri affari e non rispetta le concessioni e le regole. I dati che sono stati resi pubblici non sono, però, sufficienti. La lotta all’abusivismo dilagante nelle piazze e nelle strade di Cagliari deve essere fatta fino in fondo, nell’interesse della Città e della stessa Amministrazione comunale.. I controlli vanno fatti anche e soprattutto nottetempo e credo che sia compito non solo dalla Polizia Municipale ma anche di altri Organismi con altre connesse competenze, come la Guardia di Finanza , l’Agenzia delle Entrate, la Polizia di Stato, i Servizi fiscali e tributari, i Vigili del Fuoco, l’Arpas, l’ASL,la SIAE e altri ancora, tanti e tali sono le garanzie che dovrebbero essere assicurate ai cittadini che pagano le tasse per possibili conseguenze dannose derivanti dalle varie attività e dalle manifestazioni che vengono autorizzate e organizzate.
Non sono solo i metri quadri occupati in più da ombrelloni, tavolini e sedie, ci sono anche le distanze che devono essere rispettate dagli ingressi delle abitazioni, ci sono le panchine che ormai non sono di pubblico uso ma sistematicamente inglobate tra le sedie e i tavolini, ci sono le norme igienico sanitarie da rispettare nei locali adibiti alla ristorazione ristorazione e nella somministrazione di cibi e bevande, ci sono i requisiti personali e professionali che dovrebbero avere sia i titolari che le persone adibite a tali attività, ci sono le norme di sicurezza nell’uso di apparecchiature interne ed esterne ai locali, le norme e le regole fiscali , tributarie e del lavoro, e l’elenco non finirebbe mai.
Se a noi cittadini comuni viene chiesto il sacrificio di sopportare la ” movida ” e i suoi derivati, se ci vengono tolti servizi essenziali, come quelli della serenità della vita familiare , della mobilità e financo di servizi sanitari minimi in nome della ” divinità ” del divertimento ( forse è una bestemmia, la mia affermazione !!!) che questa Amministrazione comunale ha posto come obiettivo e come protettrice della propria azione politica e di governo , in nome di una modernità che ha ormai fatto il suo tempo e che è in declino in tutto il mondo civile, ebbene dovrebbero scendere in campo chi, istituzioni e uomini di queste istituzioni, a controllare in maniera concreta e doverosamente e rigorosamente a sanzionare quanti non rispettano tutte le regole e le garanzie necessarie, che appartengono alla fine alla ” convivenza civile ” dell’intera Comunità e, nel nostro caso, della Città di Cagliari che vuole e deve guardare ad un futuro reale e concreto di crescita e di sviluppo..