Solanas, volano gli ombrelloni: li recupera solo un ragazzo migrante

La storia del giorno arriva dalla bellissima spiaggia di Solanas: un ombrellone a causa del vento si stacca, sfiora i bagnanti e vola al largo, in acqua. Nessuno si offre per aiutare la proprietaria a recuperarlo, un ragazzo migrante si tuffa in acqua e con una serie di bracciate riprende l’ombrellone

La storia del giorno arriva dalla bellissima spiaggia di Solanas: un ombrellone a causa del vento si stacca, sfiora i bagnanti e vola al largo, in acqua. Nessuno si offre per aiutare la proprietaria a recuperarlo, un ragazzo migrante si tuffa in acqua e con una serie di bracciate riprende l’ombrellone.

Storia banale? Forse. Ma per chi parla di integrazione impossibile, nel giorno in cui a Cagliari arriva l’annuncio dell’arrivo di altri 400 migranti, questa è una piccola ma significativa risposta. Perchè al di là delle polemiche politiche di chi vorrebbe prendere i nostri voti alla vigilia di una tesissima campagna elettorale nazionale, forse bisognerebbe davvero fermarsi a riflettere. Soprattutto, a distinguere.

A vedere cosa accade nelle altre Regioni, ad esempio il Veneto, dove l’integrazione è perfetta. A pensare che certamente i migranti non portano solo episodi di microcriminalità, come affermano sui social i leoni da tastiera che Mentana definerebbe “da Medioevo 2.0”. Da Solanas, una piccola lezione di civiltà a chi è abituato solo a sparare sentenze. Matteo Rubiu, testimone dell’episodio, racconta: “Solanas, giornata di forte maestrale… ombrelloni che si rompono e materassini che prendono il largo. Come quello che “vola” ad una ragazza in zona Cratzeranu ma viene abilmente recuperato da un ragazzo del centro accoglienza l’unico che nuota fino a raggiungerlo. Quando l’integrazione fa comodo…”. 


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