La 18app del governo, che permette ai giovani di pagare la discoteca

Il bellissimo post del sindaco di Fonni Daniela Falconi apre il dibattito sul bonus del governo ai 18enni: “Ho appena scoperto che con la 18 app si può pagare l’ingresso ad una specie di discoteca. E questo non è un attacco alle discoteche per carità, che mi pare che crisi tra i giovani non ne abbiano. È che non avevo capito che nella 18app ci rientrassero pure le discoteche. È un attacco a me stessa che non ho più 18 anni e avevo capito male questa specie di governo che abbiamo”


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di Daniela Falconi, sindaco di Fonni

Sono vecchia. Dev’essere per quello.
Tra pochi mesi ho 40 anni e mi sto seriamente interrogando sul fatto che io non abbia capito nulla di giovani. Aspè, per capire. Mi spiego… Se ne avete voglia di leggere poco poco…La premessa: mi sto battendo, non da sola eh che da sola non vado da nessuna parte, come posso e dove posso per far capire ai giovani che se si vogliono “prendere” in mano il loro paese se ne devono occupare… Si si, e giocando con le parole per occuparsi del paese lo devono letteralmente occupare. Con idee, proposte, cose da fare. Cerco di far capire loro che il divertimento non sempre ha un costo e soprattutto non è solo nella notte e nella trasgressione. 

Siamo andati a scuola a fare ai ragazzi un mega cazziatone per i danni fatti, per dire loro che grazie alle telecamere chi rompe paga (e così è stato) ma soprattutto per supplicarli di capire che con i 50 mila Euro della videosorveglianza si potevano fare un sacco di cose bellissime anziché fare i cani da guardia. Mi piacerebbe vedere con i loro occhi anziché con i miei gli argomenti più svariati: l’ambiente, la natura, l’economia, la nostra storia, la nostra lingua, le nostre tradizioni. E vorrei che attraverso i loro occhi quegli argomenti diventassero di tutti. Vorrei trasmettere ai giovani il rispetto per le cose pubbliche e l’amore e la passione per la politica di cui tutti hanno paura pure a pronunciare la parola. Vorrei che si appassionassero, i nostri adolescenti, di viaggi, di culture e conoscenze, di letteratura, di poesia e poi riversassero questa passione nel paese restandoci per tutta la vita magari facendo il lavoro che più gli piace. E invece? Sono vecchia, non ne capisco una cippa. Avete presente la 18app con cui i 18enni ricevono un bonus di 500 Euro per libri, musei, teatro? Io ero felicissima di questa cosa. Cioè pensavo che finalmente i giovani si sarebbero interessati a cose che notoriamente schivano (e schifano) e li annoiano. Tipo: vai al museo e ti commuovi. Vai a teatro e ti innamori. Vai in libreria e non ne esci più. A me succedeva così nel secolo scorso. Ma adesso non vale più. Perché sono vecchia. 

Perché ho appena scoperto che con la 18 app si può pagare l’ingresso ad una specie di discoteca. E questo non è un attacco alle discoteche per carità, che mi pare che crisi tra i giovani non ne abbiano. È che non avevo capito che nella 18app ci rientrassero pure le discoteche. Ripeto: non è un attacco alle discoteche, che per fortuna ci sono. 
È un attacco a me stessa che non ho più 18 anni e avevo capito male questa specie di governo che c’abbiamo. 
E sottolineo specie. Sono vecchia, non capisco.


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