Call center, altri 28 ragazzi cagliaritani licenziati a Capodanno

Operatori telefonici lasciati a casa dal 31 dicembre dall’azienda che lavorava per conto di Enel Energia


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Un 2014 cominciato nel peggiore dei modi a Cagliari per 28 operatori telefonici lasciati a casa dal 31 dicembre scorso. Licenziati per mancato rinnovo del contratto. Ora i 28 lavoratori, dopo un incontro con i sindacati, decidono di impugnare la decisione presa dalla società senza rispettare gli accordi pattuiti con la committente veneta.

La vicenda. Cinque anni fa la Nesos Ichnos, azienda di call center, aveva assunto 120 operatori telefonici a tempo indeterminato per svolgere un lavoro di outbound per un anno, trasformato successivamente in inbound, gestendo la commessa di Enel energia per tre anni, con l’obiettivo di fornire assistenza informativa ai clienti e  di stipulare contratti con la società di fornitura di energia elettrica. Ma una cattiva gestione dell’azienda Nesos Ichnos ha portato a una crisi generale e all’inevitabile cassa integrazione dei suoi dipendenti per sei mesi. Successivamente tramite accordo sindacale con i committenti veneti, che garantirono l’assunzione dell’80 per cento della forza lavoro, conseguirono le assunzioni di 84 operatori in un altro call center in viale Marconi, Dynamicall, a tempo determinato gestendo la stessa commessa per un altro anno. Dopo dodici mesi 28 di loro , senza rispettare gli accordi presi dai sindacati con la committente, sono stati licenziati. E ora insorgono minacciando di ricorrere a vie legali. “Siamo stati estromessi come fossimo degli oggetti inutili – spiegano – ora impugneremo il licenziamento”.


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