Massimo Zedda sostiene il Si o il No al referendum? Con Sel o Renzi?

Cagliari Online chiede al sindaco di Cagliari di esprimersi sul prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. Voterà No come Sel, per difendere la Sardegna dalle scelte che cadrebbero dall’alto di Roma? Oppure voterà Sì contro gli amici di Sel, dimostrandosi vicino a Renzi e al suo governo? La risposta è dovuta ai suoi elettori


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di Jacopo Norfo

Vi siete mai chiesti se il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, voterà Si o No al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre? non è un quesito di secondo piano. Sel, il partito di Zedda, è chiaramente per il No. Ma Zedda è anche molto vicino politicamente a Renzi e al suo governo, come ha dimostrato col pieno assenso alle Olimpiadi poi naufragate grazie al no coraggioso della Raggi.  E Renzi è il principale promotore del Si. Delle due l’una: o Zedda scontenta i suoi amici di Se, con la prospettiva di diventare anche senatore, e pronuncerà il fatidico Si, oppure andrà contro Renzi e il suo governo. Parliamo di un primo cittadino che ormai rappresenta non solo Cagliari ma tutta la Città Metropolitana, le migliaia di cittadini che lo hanno votato facendolo vincere facilmente al primo turno (anche grazie alla debolezza evidente e alla figuraccia delle liste capeggiate da Massidda e Mannino) hanno diritto di conoscere il suo pensiero su un tema così cruciale per il futuro della Repubblica. Ma anche per quello della Sardegna: secondo il giornalista Anthony Muroni infatti, il Si siginifcherebbe questo: “L’introduzione del principio di supremazia nazionale commissaria, di fatto, tutte le Regioni su ogni possibile tema su cui oggi hanno un minimo di voce in capitolo: servitù militari, politica energetica, ambientale e paesaggistica.
Se vince il Sì si passa dalla politica dei proconsoli – quelli che da alcune legislature sono presidenti eletti di investitura “romana” sottoposti a ratifica popolare – a quella dei Viceré, che dovranno solo prendere atto e rinunceranno definitivamente a ogni possibile pianificazione sul territorio”. Zedda è d’accordo o vuole cedere lo scettro delle decisioni della Sardegna nelle mani di Matteo renzi, e di chi ci governerà in futuro? Aspettiamo la risposta, a chiederglielo sono proprio i suoi sostenitori. 

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