Cagliari, il silenzio della politica sul pizzo dei parcheggiatori

Cagliari è diventata una città dove le pratiche mafiose non vengono combattute: silenzio da parte dei candidati sindaco, nessuna ricetta per contrastare il fenomeno del pizzo dei parcheggiatori abusivi. Politici distanti anni luce dai problemi di ogni giorno


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Non ci risulta che da Piergiorgio Massidda sia arrivata una sola parola, in questa campagna elettorale, sul fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Cagliari. E neanche dagli altri candidati sindaci antagonisti a Massimo Zedda, che il fenomeno lo ha ampiamente tollerato durante questi 5 anni di mandato. Si tratta di un banalissimo esempio per capire quanto la politica cagliaritana sia attualmente distante anni luce dai problemi sentiti dai cittadini. Parliamo infatti di una pratica illegale, effettuata sia da stranieri che cagliaritani. Non dimentichiamoci infatti che allo stadio Sant’Elia, o durante i concerti dell’Arena, e in alcune zone del Poetto, sonoi cagliaritani stessi che pretendono il pizzo per controllarti il parcheggio dove non ci sono strisce blu, dove è assolutamente vietato. Quindi non c’entra la differenza di razze: i reati sono reati sia se compiuti da italiani che da stranieri. Solo alcuni partiti come Fratelli d’Italia o i salviniani continuano a denunciare il fenomeno, ma non ci sono da parte di nessuno ricette per contrastarlo. 

Resta un dubbio: perchè nessuno interviene? Si assiste, in questi giorni, a furibonde risse tra parcheggiatori per spartirsi il territorio dei parcheggi, ampiamente documentate da Cagliari Online. Riflettiamo un attimo su cosa significa? Che nel cuore della città, al mercato o a Terrapieno, questi rischiano di ammazzarsi litigando su chi deve fregarci i soldi. Cioè imporci che anche nelle strisce blu che già paghiamo, si debba dare almeno un euro ai parcheggiatori, che in realtà in questa città non sono più abusivi ma liberi di agire senza contrasto. Zedda in consiglio disse che non ci sono mai stati episodi criminosi, quindi che non era un problema per Cagliari. Ci salassano, ci minacciano, ma non è un problema. Persino davanti agli ospedali, dove ci sono parenti che soffrono davvero. Eppure, tutto questo alla politica non interessa: Cagliari è diventata una città dove le pratiche mafiose non vengono contestate. (nella foto, la rissa tra parcheggiatori di ieri a Terrapieno per la spartizione dei parcheggi)


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