La Carlo Felice riaperta a Serrenti non nasconde le vergogne sarde

La riconoscete? Questa è la “nuova” statale 131 riaperta oggi a Serrenti. Intanto sulla Sulcitana, dove l’iter burocratico è aperto da ben 17 anni, si continua a morire: ieri l’ultimo incidente mortale. Appalti sardi. Appalti vergogna


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La vedete? La riconoscete davvero? Ci potete  credere? Bene, è davvero la “nuova” statale 131 nei pressi di Serrenti. Riaperta oggi dopo un cantiere durato otto lunghi anni, una delle lungaggini negli appalti pubblici che faranno la storia della Sardegna. E che purtroppo tengono la nostra Isola tra le regioni-lumaca, a livello non solo nazionale, dei lavori pubblici. Ma gli automobilisti non dimenticano: oltre i trionfalismi di oggi dell’Anas e dell’assessore Maninchedda, c’è un passato che vede oltre 20 anni di cantieri infiniti sull’unica statale che collega tutta l’isola.

Non solo: proprio ieri si è verificato l’ultimo, ennesimo incidente mortale sulla statale 195. L’ultima vittima della statale killer si chiamava Lucio Piani, aveva 57 anni, era di Capoterra. Il paese che ha perso più vite umane su una strada che, pensate, aspetta da ben 17 anni il sogno a quattro corsie. Lo aspetta da quando ci furono, nel 1998, le prime conferenze di servizi sul nuovo tracciato. I lavori sono appena cominciati ma vanno a rilento. Altro esempio di strade da incubo che forse vedranno i nostri figli o i nostri nipoti. Appalti vergogna, vergogne sarde.


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