Cagliari non è una città per i giovani: Zedda ci manda tutti a nanna

“Cenerentole e Cenerentoli”, dalle 24 per tutta l’estate stop alla musica a mezzanotte: muore la vita notturna cagliaritana. Vincono gli anziani, e i ragazzi scappano verso le vere località turistiche. A rischio tanti locali


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Cagliari non è una città per giovani. Lo si evince una volta per tutte dall’ordinanza firmata oggi dal sindaco Massimo Zedda: stop a mezzanotte alla musica dal vivo d’estate, anche al Poetto, compresi i mesi di luglio e agosto. Giovani cagliaritani, preparatevi alla Nanna: “Ora tocca a noi” è uno slogan antiquato, il nuovo è “Cenerentole e Cenerentoli”.  Cagliari è più che mai una città per vecchi: la decisione di fermare tutto dopo le 24 è una chiara intesa con chi vuole andare a dormire presto, perchè in questo modo il sindaco Zedda spera di assicurarsi i voti dei meno giovani alle elezioni in programma tra un anno.

Ma è un clamoroso autogol per una Cagliari che rinuncia ancora una volta a diventare città turistica. Ad attirare i ragazzi dall’hinterland. Una città che ha ammazzato il suo litorale: se da un lato è comprensibile che alla Marina e a Castello si debbano proteggere anche le esigenze degli anziani residenti frastornati dai decibel, non si capisce perchè anche al Poetto non si possa suonare la notte in piena estate. Forse per non disturbare pesci e fenicotteri. Una Cagliari per soli Zombie, dove la vita notturna è in piena crisi, i locali chiudono uno dopo l’altro e la notte è quasi impossibile trovare un bar aperto anche solo per un caffè. I giovani scapperanno verso Pula, dove ogni sera d’estate c’è uno spettacolo, mentre a Cagliari praticamente il nulla. E dove la musica live è consentita sino a tardi, come in ogni località turistica che si rispetti. Giusto fermare la diffusione sfrontata degli alcolici, ma allora bisognerebbe controllare anche i market che alla Marina vendono le birre sottobanco quando i locali onesti invece rispettano le regole. C’è un’eccezione: solo il venerdì e il sabato, si potrà suonare sino all’una. Niente alcolici in vetro però alla Marina e a Castello dopo le 22, quando il buio è appena calato.

I commenti dei nostri lettori dopo la notizia dell’ordinanza sono emblematici: c’è chi propone di organizzare emozionantissimi tornei notturni di Pinella in piazza Yenne. “Alla faccia del sindaco giovane e di sinistra”, commenta Carlo Montabone. “A mezzanotte? Ma se noi giovani d’estate usciamo a mezzanotte!”, si lamenta Silvia Cossu che aggiunge “ecco come fare morire Cagliari”. Tutto questo ovviamente penalizzerà tantissimi locali e significherà il licenziamento di moltissimi giovani: proprio oggi è stata annunciata la chiusura di un noto Cafè di via Alghero, perchè il centro di notte è morto. Quartu fa il contrario: per la festa della birra del mitico tedesco Michele, addirittura il Comune chiude una strada alle auto per organizzare l’Oktoberfest sino a notte fonda. I giovani d’estate hanno diritto o no a divertirsi, almeno sino a quando non si verificano disguidi? Andiamo tutti a nanna a mezzanotte, insieme al sindaco Zedda. Per i nostalgici, al massimo, una birretta silenziosa in piazza San Domenico, dove ci si sente fighi. 


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